
Se Motta cade a Firenze, la Juve è pronta a puntare su Mancini. "Ha mentalità vincente"
Thiago Motta si giocherà tantissimo nella sfida di Firenze, provando a difendere un contratto con scadenza segnata nel 2027. Ma in caso di disfatta con la Fiorentina, il dt della Juventus Cristiano Giuntoli ha già in mano una lista di sostituti e l'ex ct della Nazionale Italiana Roberto Mancini è, secondo più fonti, il profilo preferito per carisma, background professionale e caratteristiche tecniche e di gestione.
Un palmares da 3 scudetti, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane, 1 Premier League, 1 Coppa d’Inghilterra, 1 Community Shield e una Coppa di Turchia parla per lui. Senza dimenticare l'insperato ed entusiasmante trionfo agli Europei del 2021 con l'Italia. L'amministrazione di una grande squadra (dall'Inter al Manchester City) denota la sua capacità di rimanere freddo e distaccato dalle pressioni esterne, così come la capacità di gestione di un gruppo folto. E dal punto di vista della espressione della squadra non ha mai incatenato i talenti a dogmi tattici imprescindibili.
Questo il pensiero degli ospiti di TMW Radio sul possibile arrivo di Mancini sulla panchina bianconera:
Stefano Impallomeni: "Mancini sa coniugare risultati e bel gioco, sa lavorare con i giovani, potrebbe allenare già così questa rosa. Ha una mentalità vincente, tante esperienze, sa allenare vari gruppi di lavoro. E sì Allegri al Milan, perché dopo Fonseca e Conceicao si tornerebbe a una scelta lineare. Non sarebbe una scelta spettacolare, nel senso di bel gioco, però anche Allegri ha avuto annate importanti. Rappresenta una garanzia".
Fabrizio Romondini: "Sì Mancini perché la Juve ha bisogno di un allenatore importante, di prima fascia, che sa gestire i campioni e allenare una squadra importante.
Ernesto Calisti: "Mancini potrebbe essere giusto per rimettere le cose a posto, ha l'esperienza internazionale adatta alla Juve".
Un palmares da 3 scudetti, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane, 1 Premier League, 1 Coppa d’Inghilterra, 1 Community Shield e una Coppa di Turchia parla per lui. Senza dimenticare l'insperato ed entusiasmante trionfo agli Europei del 2021 con l'Italia. L'amministrazione di una grande squadra (dall'Inter al Manchester City) denota la sua capacità di rimanere freddo e distaccato dalle pressioni esterne, così come la capacità di gestione di un gruppo folto. E dal punto di vista della espressione della squadra non ha mai incatenato i talenti a dogmi tattici imprescindibili.
Questo il pensiero degli ospiti di TMW Radio sul possibile arrivo di Mancini sulla panchina bianconera:
Stefano Impallomeni: "Mancini sa coniugare risultati e bel gioco, sa lavorare con i giovani, potrebbe allenare già così questa rosa. Ha una mentalità vincente, tante esperienze, sa allenare vari gruppi di lavoro. E sì Allegri al Milan, perché dopo Fonseca e Conceicao si tornerebbe a una scelta lineare. Non sarebbe una scelta spettacolare, nel senso di bel gioco, però anche Allegri ha avuto annate importanti. Rappresenta una garanzia".
Fabrizio Romondini: "Sì Mancini perché la Juve ha bisogno di un allenatore importante, di prima fascia, che sa gestire i campioni e allenare una squadra importante.
Ernesto Calisti: "Mancini potrebbe essere giusto per rimettere le cose a posto, ha l'esperienza internazionale adatta alla Juve".
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