8 aprile 1990, la monetina di Alemao. Vittoria a tavolino: sarà Scudetto per il Napoli

L'8 aprile del 1990, a Bergamo, si gioca la sfida fra Atalanta e Napoli. Una delle ultime partite di una stagione fantastica, con il nostro calcio sugli scudi: da Maradona a Van Basten, Roberto Baggio e Klinsmann, Vialli e Baresi, Gullit e Rijkaard. Ma a deciderla fu Alemao, ottimo centrocampista brasiliano - con chiare origini tedesche - con l'aiuto di... 100 lire.

Perché nella sfida contro i nerazzurri c'è un momento in cui cambia il campionato. A un quarto d'ora dalla fine, con il risultato fermo sullo zero a zero, una monetina colpisce in pieno Alemao che viene soccorso e portato in automatico. A quei tempi la vittoria a tavolino era praticamente inevitabile, salvo poi scomparire dalla stagione successiva in poi.

Il Milan, fino a quel momento primo in classifica con un solo punto sul Napoli, sostiene il ricorso dell'Atalanta. Si viene a scoprire che Carmando, massaggiatore partenopeo, intima ad Alemao di rimanere giù mentre cercava di rialzarsi. Il Napoli però spiega come in Bologna-Milan ci sia stato un gol fantasma, di Marronaro, entrato di mezzo metro e non ravvisato dall'arbitro Lanese. Così lo zero a due di Bergamo sembra quasi un risarcimento per quanto visto al Dall'Ara. Poi arriverà la Fatal Verona, qualche settimana dopo.