
La Juve punta sul carisma di Tudor per provare a ripartire in campionato
La Juventus prosegue gli allenamenti in vista della gara contro il Genoa. Nella giornata di ieri, il club bianconero ha lavorato sopratutto sulla tattica come spiegato in una nota diffusa dalla società piemontese: “Alle ore 12:00 di oggi, giovedì 27 marzo 2025 (ieri ndr), si è tenuta all'Allianz Stadium la conferenza stampa di presentazione di Igor Tudor e c'è stato modo anche di introdurre la sfida contro il Genoa, in programma sabato 29 marzo alle ore 18:00 all'Allianz Stadium e valida per la trentesima giornata di Serie A. Nel pomeriggio, poi, la squadra si è ritrovata al Training Center per una nuova sessione di lavoro focalizzata sulla tattica e su situazioni di gioco su palla inattiva. Anche per domani (oggi ndr), vigilia della gara contro la formazione ligure, l'appuntamento è fissato al pomeriggio". Alla seduta di ieri non hanno preso parte Cambiaso e Douglas Luiz che hanno lavorato a parte. Il numero 27 juventino potrebbe recuperare per il match contro il Genoa ma qualcosa in più lo si capirà nella giornata di oggi.
Tudor si presenta alla stampa.
Quella di ieri è stata una giornata molto importante per la Juventus visto che Igor Tudor si è presentato alla stampa. Il tecnico croato ha dimostrato subito di avere grande carisma e non si è soffermato troppo sulla durata del suo contratto con il club bianconero: “Ci sono sempre queste belle descrizioni, so che vanno in una o nell'altra direzione. Quasi sempre non è né bianco o nero, anche se siamo bianconeri. Mi considero un allenatore. Nella mia carriera, e ho iniziato ad allenare abbastanza presto per gli infortuni. Sono già tanti anni anche all'estero. Posso essere un po' particolare, ma faccio le scelte col cuore. Vengo, contratto o non contratto, se sento che è giusto proseguo, se non è giusto vado a casa. Questa situazione qua è successa, ma non c'entra niente. Si vive il presente, anche questo lavoro qua. Avere 10 anni di contratto cambia poco. Vorrei avere un contratto di 10 anni, ma faccio comunque il mio lavoro. Sabato c'è la gara, ci motiviamo, questa è la vita da allenatore. Non possiamo controllare quello che c'è in futuro. Oggi vivo l'allenamento di oggi, devo parlare coi giocatori, questa è la vita dell'allenatore”. Il tecnico croato si è soffermato anche sul lavoro che dovrà fare con giocatori come Vlahovic e Koopmeiners: “Dusan ha fatto un bel gesto (Ha rinunciato al giorno di riposo ndr). Si tratta di un giocatore fortissimo e sono felice di allenarlo. Già in passato ho parlato di lui, è così. Sono fatti, non parole. Giocatore che ha tutte le doti che deve avere un giocatore di prima classe. Sa fare gol, capisce, è intelligente, motivatore, viene da un momento così. Abbiamo parlato, abbiamo scambiato opinioni. Vuole lavorare. Abbiamo lui e Kolo Muani che sono giocatori forti. Possono giocare insieme? Si possono giocare insieme, uno o l'altro, si può fare tutto. Importante avere giocatori forti, sennò un allenatore non può fare niente. E' stimolante. Sapete che ci vuole tutto, quando c'è gioventù è una cosa bella". Inoltre, il nuovo tecnico della Juventus ha ribadito che il capitano sarà ancora Manuel Locatelli: “Tutti devono prendersi le responsabilità. Il capitano sarà Locatelli. Altri due-tre nomi li faremo in questi giorni, sono arrivati ieri. Manuel è un ragazzo giusto, per bene, ha le doti giuste per farlo".
Tudor ricorda i suoi anni da giocatore della Juventus.
Igor Tudor, nella conferenza stampa di presentazione, ha fatto anche un tuffo nel passato, ricordando il suo passato alla Juventus: “Arrivo a 20 anni. C'è Zidane negli spogliatoi. Mi metto lì ad aspettare la terapia. C'è chi si alza ed è il mio turno. Vedo Zizou e vado via, mi sposta e mi dice: ci sei te, vengo dopo. Ero un giovanotto. Altra bella: tolgo le calze dopo l'allenamento, viene Del Piero e mi dice: guarda devi metterle così, c'è Romeo che sappiamo chi è, li deve girare. Perché fai così? Non ti costa niente. Sono due cose belle di quello che è, quell'umiltà". Infine, Tudor si è anche emozionato nel parlare del suo ex allenatore Marcello Lippi: “Lui mi portato alla Juventus. Quando penso a lui, io penso alla Juventus. Il suo modo di comunicare e gestire lo spogliatoio. Io voglio molto bene a lui".
Tudor si presenta alla stampa.
Quella di ieri è stata una giornata molto importante per la Juventus visto che Igor Tudor si è presentato alla stampa. Il tecnico croato ha dimostrato subito di avere grande carisma e non si è soffermato troppo sulla durata del suo contratto con il club bianconero: “Ci sono sempre queste belle descrizioni, so che vanno in una o nell'altra direzione. Quasi sempre non è né bianco o nero, anche se siamo bianconeri. Mi considero un allenatore. Nella mia carriera, e ho iniziato ad allenare abbastanza presto per gli infortuni. Sono già tanti anni anche all'estero. Posso essere un po' particolare, ma faccio le scelte col cuore. Vengo, contratto o non contratto, se sento che è giusto proseguo, se non è giusto vado a casa. Questa situazione qua è successa, ma non c'entra niente. Si vive il presente, anche questo lavoro qua. Avere 10 anni di contratto cambia poco. Vorrei avere un contratto di 10 anni, ma faccio comunque il mio lavoro. Sabato c'è la gara, ci motiviamo, questa è la vita da allenatore. Non possiamo controllare quello che c'è in futuro. Oggi vivo l'allenamento di oggi, devo parlare coi giocatori, questa è la vita dell'allenatore”. Il tecnico croato si è soffermato anche sul lavoro che dovrà fare con giocatori come Vlahovic e Koopmeiners: “Dusan ha fatto un bel gesto (Ha rinunciato al giorno di riposo ndr). Si tratta di un giocatore fortissimo e sono felice di allenarlo. Già in passato ho parlato di lui, è così. Sono fatti, non parole. Giocatore che ha tutte le doti che deve avere un giocatore di prima classe. Sa fare gol, capisce, è intelligente, motivatore, viene da un momento così. Abbiamo parlato, abbiamo scambiato opinioni. Vuole lavorare. Abbiamo lui e Kolo Muani che sono giocatori forti. Possono giocare insieme? Si possono giocare insieme, uno o l'altro, si può fare tutto. Importante avere giocatori forti, sennò un allenatore non può fare niente. E' stimolante. Sapete che ci vuole tutto, quando c'è gioventù è una cosa bella". Inoltre, il nuovo tecnico della Juventus ha ribadito che il capitano sarà ancora Manuel Locatelli: “Tutti devono prendersi le responsabilità. Il capitano sarà Locatelli. Altri due-tre nomi li faremo in questi giorni, sono arrivati ieri. Manuel è un ragazzo giusto, per bene, ha le doti giuste per farlo".
Tudor ricorda i suoi anni da giocatore della Juventus.
Igor Tudor, nella conferenza stampa di presentazione, ha fatto anche un tuffo nel passato, ricordando il suo passato alla Juventus: “Arrivo a 20 anni. C'è Zidane negli spogliatoi. Mi metto lì ad aspettare la terapia. C'è chi si alza ed è il mio turno. Vedo Zizou e vado via, mi sposta e mi dice: ci sei te, vengo dopo. Ero un giovanotto. Altra bella: tolgo le calze dopo l'allenamento, viene Del Piero e mi dice: guarda devi metterle così, c'è Romeo che sappiamo chi è, li deve girare. Perché fai così? Non ti costa niente. Sono due cose belle di quello che è, quell'umiltà". Infine, Tudor si è anche emozionato nel parlare del suo ex allenatore Marcello Lippi: “Lui mi portato alla Juventus. Quando penso a lui, io penso alla Juventus. Il suo modo di comunicare e gestire lo spogliatoio. Io voglio molto bene a lui".
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