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Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 2 marzoTUTTO mercato WEB
Oggi alle 01:00Serie A
di Alessandra Stefanelli

Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 2 marzo

Il punto su tutte le news di calciomercato della giornata appena andata agli archivi. Tra indiscrezioni, trattative e retroscena, ecco le notizie più importanti.
MILAN, ANCORA INCERTEZZA SUL NUOVO DIRETTORE SPORTIVO: E PARATICI (PER ORA) PRENDE TEMPO. JUVENTUS, MOTTA: "IL RAPPORTO TRA ME È LA SQUADRA È OTTIMO, SEMPRE È STATO E SEMPRE LO SARÀ”. MILAN E ALTRE BIG SU FABREGAS? IL DS LUDI: "PREDESTINATO, VEDERLO LONTANO DA COMO È INVEROSIMILE"

Sembra essere una corsa a due per il ruolo di direttore sportivo del Milan. La società rossonera non sta attraversando un ottimo momento con i risultati che non arrivano e la piazza che contesta. Per la prossima stagione ci dovrebbero essere diversi cambiamenti nella rosa ma non solo. Anche dietro la scrivanie potrebbero esserci dei nomi nuovi con l'obiettivo di ripartire per aprire un ciclo vincente. E per il ruolo di direttore sportivo si parlava in queste ultime ore di due nomi molto noti al calcio italiano ovvero Igli Tare e Fabio Paratici.
Paratici prende tempo
Il nome dell'ex ds della Juventus e del Tottenham sembrava essere in pole position ma secondo quanto riporta l'edizione odierna di Tuttosport, starebbe sul suo futuro per capire anche se nel club di via Aldo Rossi potrà operare come meglio crede e avere delle garanzie. Un aspetto da non sottovalutare ovviamente.
La protesta della Sud
E proprio la parte più calda del tifo del Milan ieri ha fatto sentire la propria voce contestando la società: "Siamo solo ai primi di Marzo e - è un estratto del lungo comunicato della Curva Sud - la nostra stagione è già ai titoli di coda, o quasi. Restano solo due derby in coppa Italia per farvi riconquistare un briciolo di dignità o per certificare definitivamente il vostro totale fallimento. La scorsa estate avete proseguito la catena di errori commessi in quella precedente, esaltando scelte che erano palesemente inadeguate (e vi era stato fatto presente più volte), ignorando le esigenze di una piazza che aveva bisogno di tutt’altro".
Come sono stati i giorni dopo il ko con l'Empoli? È questa la prima domanda a cui Thiago Motta, tecnico della Juventus, risponde in conferenza stampa alla vigilia del posticipo di Serie A contro l'Hellas Verona: "Non facili, perdere una partita come abbiamo perso non è facile ma è nostro dovere pensare alla prossima partita, allenarci e affrontare la prossima avversaria al massimo. Sarà complicata ma allo stesso tempo abbiamo energia e voglia di trasformare questa nostra arrabbiatura e dimostrare di essere superiori in campo e ottenere i tre punti", ha detto Motta dopo l'eliminazione ai rigori della Coppa Italia.
Si può pensare a qualcosa in più del quarto posto?
"Dando sempre per scontato che siamo sempre scesi in campo per fare una grande prestazione e avere la vittoria, in questo momento ancora di più. Mancano 12 giorni compresa quella di domani di campionato dove in ogni partita scenderemo in campo pensando di fare il nostro massimo come sempre e ottenere il risultato migliore possibile. La nostra ambizione è sommare di tre in tre per arrivare a conquistare vittorie di cui abbiamo bisogno per raggiungere il nostro obiettivo con impegno, sacrificio e ambizione. Partendo da domani, che è la partita che abbiamo di fronte a noi. Dovremo fare una grande partita, sia tecnica sia fisica per portare la partita dove vogliamo e portare il risultato dalla nostra parte".
Alla domanda "Senti la fiducia di squadra e società?", il tecnico bianconero ha risposto in modo netto: "Sì". Per poi sottolineare i tasti su cui battere: "Concentrarsi sulla prossima partita di domani. Sarà una partita complicata e abbiamo fatto una buona preparazione. Venire da questa sconfitta fa provare amarezza, rabbia e delusione. Va trasformata sempre in un qualcosa di importante per affrontare la prossima partita che domani sarà l’Hellas Verona. Dovremo scendere in campo come sempre, tranne come quanto fatto con l’Empoli. Siamo scesi sempre con massimo impegno, grande responsabilità, prendendo le decisioni migliori per la squadra. Questa è la miglior reazione per domani".
I giocatori provano vergogna dopo l'eliminazione in Coppa Italia?
"C’è una grandissima delusione da parte di tutti. Ero arrabbiato dopo questa partita perché voglio bene i miei giocatori, li conosco molto bene. Sanno che abbiamo sbagliato una cosa che non si può sbagliare. Abbiamo fatto 39 partite e con l’Empoli abbiamo sbagliato su una cosa che non si può sbagliare. Li vedo tutti i giorni in allenamento, so la responsabilità che si prendono, ma nell’ultima non lo abbiamo fatto. L’atteggiamento nel primo tempo non è stato buono, ci siamo messi in grande difficoltà. Abbiamo parlato, ci siamo confrontati per un modo positivo e per essere una cosa costruttiva. Affrontare 12 partite al massimo per non ripetere quanto successo in Coppa Italia con l’Empoli".
Nel confronto con i giocatori è emerso il bisogno di correggere qualcosa?
"Il rapporto tra me è la squadra è ottimo, sempre è stato e sempre lo sarà. C’è uno staff, c’è responsabilità, c’è comunicazione. Il mio ruolo come allenatore è quello di prendere delle decisioni dove ci metto tantissimo tempo. Non voglio sbagliare con nessuno di loro, le cose che dico all’esterno è perché le dico all’interno. Se io avessi dei figli vorrei che avessero un allenatore come sono io, onesto e diretto. Che ci mette tantissimo a dire le cose, quando dirlo e quando farlo. Ci tengo tantissimo ai miei ragazzi, voglio bene a loro e gli vorrò sempre bene. Poi normale che ci siano decisioni da prendere, chi gioca e chi non gioca. Ma sempre con rispetto. Il nostro rapporto è fantastico, chi dice altro sono bugie, il rapporto è fantastico. Sono concentrato sulla partita di domani perché abbiamo una partita importantissima, di campionato come sempre difficile. Ci vorrà grandissima concentrazione e interpretazione del momento per fare una grande partita e ottenere il miglior risultato che è la vittoria".


Carlalberto Ludi, direttore sportivo del Como, ha parlato ai microfoni di DAZN prima della gara contro la Roma: "Ringrazio Ranieri per per le belle parole spese sia per l'allenatore che per il progetto. Restiamo focalizzati sul presente, che prevedono la salvezza e poi il consolidamento della categoria senza farci distogliere da altro".
Milan su Fabregas, siete preoccupati di perderlo?
"Si legge tanto, ma è un predestinato secondo noi: un allenatore che ha anche grandi capacità comunicative. Ha firmato un contratto molto lungo col Como, lo vedo coinvolto nelle dinamiche del club. Vederlo lontano dal questo club mi verrebbe da dire che sarebbe paradossale, ma dico che è inverosimile".
Paz e Diao leader tecnici sono un motivo di orgoglio?
"Quello che ad oggi ci fa essere orgogliosi è la strada del bel calcio aggressivo, decidendo di essere coraggiosi anche sul mercato andando nella direzione della qualità. Fare di due ragazzi giovani il perno della squadra è qualcosa di molto coraggioso, che per ora direi che sta funzionando".
UFFICIALE - IL BAYER LEVERKUSEN HA UN NUOVO D.S.: È KIM FALKENBERG, GIÀ BRACCIO DESTRO DI ROLFES. UFFICIALE - MOHAMED KALLON È IL NUOVO CT DELLA SIERRA LEONE. L'EX INTER HA FIRMATO FINO AL 2027

Il Bayer Leverkusen ha nominato Kim Falkenberg nuovo direttore sportivo. Falkenberg, che lavora per i campioni tedeschi in carica dal 2018, ha recentemente ricoperto il ruolo di responsabile di mercato e nel suo nuovo ruolo continuerà ad essere responsabile dello scouting e della pianificazione della squadra. Come in precedenza, il 36enne si confronterà direttamente con l'amministratore delegato Simon Rolfes.
"Kim Falkenberg ha svolto un ruolo chiave nel plasmare lo sviluppo sostenibile del Bayer 04 negli ultimi anni", ha affermato Rolfes elogiando l'ex giocatore delle giovanili del Leverkusen e professionista di seconda divisione. “La qualità della nostra squadra attuale si basa anche sul suo lavoro e su quello dei suoi dipendenti, che Kim dirige in modo motivante ed efficace. È una parte importante del nostro forte team dirigenziale e siamo lieti di poter sfruttare la sua esperienza sportiva".
Falkenberg ha iniziato a fare scouting per il club nel 2018, subito dopo essersi ritirato da giocatore (l'ultima esperienza con l'Osnabrück). Inizialmente ancora nel settore giovanile, dopo un solo anno è diventato capo osservatore della prima squadra. Nel 2023 Falkenberg è diventato responsabile del mercato e ha così fatto il passo successivo. “Considero un onore poter ora ricoprire il ruolo di Direttore Sportivo del Bayer 04. La stretta collaborazione con Simon Rolfes si basa sulla fiducia reciproca", afferma Falkenberg. "Non vedo l’ora di continuare il nostro viaggio insieme con l’obiettivo di ottenere nuovi successi e affermare il club tra i massimi leader tedeschi ed europei a lungo termine".
Mohamed Kallon, il più grande giocatore della storia della Sierra Leone, è il nuovo CT della Nazionale. L'ex attaccante di Reggina ed Inter ha descritto la sua nomina come un "dovere" verso la sua patria, promettendo di guidarla verso "una nuova era": "Accetto questo lavoro, lo faccio per il mio Paese. Non è stata una decisione facile; c'erano molti fattori da considerare. Tuttavia, eccoci qui", ha detto Kallon durante la sua presentazione.
"Sono onorato di servire la Sierra Leone. Il mio amore per il mio Paese mi spinge ad assumermi questa importante responsabilità": Kallon, che è stato capitano della Sierra Leone da giocatore, ha firmato fino al 2027 e si prepara subito ad affrontare le cruciali sfide di qualificazioni alla Coppa del Mondo del 2026.
Il suo debutto come capo allenatore avverrà tra qualche settimana contro la Guinea-Bissau, seguito da un impegnativo match contro l'Egitto. La nomina di Kallon si è resa necessaria per "costruire una squadra nazionale competitiva attraverso una strategia di sviluppo a lungo termine". Una decisione che ovviamente è stata accolta con grande entusiasmo dalla comunità calcistica, dai funzionari governativi e dai tifosi più appassionati, che vedono nella sua leadership un momento cruciale per il calcio della Sierra Leone. Kallon, titolare della licenza UEFA Pro, avrà il compito non solo di migliorare i risultati in campo, ma anche di far crescere i giovani talenti.