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La bestemmia c'è, ma la squalifica no. La Procura ha trovato l'audio di Lautaro: ora può patteggiare
Le ricerche della Procura federale hanno dato i loro frutti. Giuseppe Chinè - sottolinea La Gazzetta dello Sport - ha trovato l'audio in cui Lautaro Martinez si lascerebbe andare ad almeno una bestemmia negli istanti successivi al fischio finale di Juventus-Inter del 16 febbraio Questo, va ribadito, non cambia nulla nella formazione che Inzaghi manderà in campo contro il Napoli.
Una settimana per decidere
Se il Giudice sportivo non era potuto intervenire perché la mancanza di sonoro non dava la certezza della frase blasfema, con l’apertura di un fascicolo da parte della Procura federale i contorni del procedimento sono nettamente cambiati. I tempi per finire, eventualmente, davanti al Tribunale federale nazionale (TFN) sono infatti più lunghi. Chinè per la sua indagine ha chiesto a Dazn tutte le immagini registrate durante l’episodio e alla fine l’audio incriminato è
stato trovato e conferma la bestemmia. Lautaro adesso ha una settimana per decidere che cosa fare: considerando che un deferimento con la prova raccolta è ormai certo, l’argentino si trova a scegliere se patteggiare e dimezzare la sanzione o andare a giudizio davanti al TFN. In ballo c’è una giornata di squalifica, con il patteggiamento verrebbe punito con una multa ed è dunque molto probabile che l’intenzione sua e dell’Inter sia questa.
Verso il patteggiamento
Lautaro e l’Inter - approfondisce inoltre Tuttosport - secondo l’articolo 126 del Codice di Giustizia Sportiva, prima che il Procuratore federale notifichi loro l’atto di deferimento, una volta ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini hanno infatti la facoltà di "richiedere - si legge nei documenti ufficiali -, con una proposta di accordo trasmessa a mezzo di posta elettronica certificata alla segreteria della Procura federale, l’applicazione di una sanzione ridotta o commutata, indicandone il tipo e la misura oppure, ove previsto dall'ordinamento federale, l'adozione di impegni volti a porre rimedio agli effetti degli illeciti ipotizzati". Come accaduto in altre circostanze, dunque, si andrà verso un patteggiamento con Lautaro Martinez e l’Inter (per responsabilità oggettiva essendo l’argentino tesserato col club nerazzurro) che alla fine pagheranno un’ammenda, solitamente stimabile rispettivamente in 10 e 5mila euro (è possibile che la comunicazione ufficiali dell'accordo fra le parti arrivi fra alcune settimane).
Va ricordato come Lautaro Martinez, proprio dopo la partita col Genoa, avesse dichiarato tutta la sua rabbia per le voci sulla presunta blasfemia: "Non ho mai bestemmiato, quello che è successo dopo la partita con la Juventus mi ha dato molto fastidio. Cerco di imparare, ma di trasmettere rispetto ai miei figli, la gente sa che persona e che padre sono, sono tranquillo con me stesso".
Una settimana per decidere
Se il Giudice sportivo non era potuto intervenire perché la mancanza di sonoro non dava la certezza della frase blasfema, con l’apertura di un fascicolo da parte della Procura federale i contorni del procedimento sono nettamente cambiati. I tempi per finire, eventualmente, davanti al Tribunale federale nazionale (TFN) sono infatti più lunghi. Chinè per la sua indagine ha chiesto a Dazn tutte le immagini registrate durante l’episodio e alla fine l’audio incriminato è
stato trovato e conferma la bestemmia. Lautaro adesso ha una settimana per decidere che cosa fare: considerando che un deferimento con la prova raccolta è ormai certo, l’argentino si trova a scegliere se patteggiare e dimezzare la sanzione o andare a giudizio davanti al TFN. In ballo c’è una giornata di squalifica, con il patteggiamento verrebbe punito con una multa ed è dunque molto probabile che l’intenzione sua e dell’Inter sia questa.
Verso il patteggiamento
Lautaro e l’Inter - approfondisce inoltre Tuttosport - secondo l’articolo 126 del Codice di Giustizia Sportiva, prima che il Procuratore federale notifichi loro l’atto di deferimento, una volta ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini hanno infatti la facoltà di "richiedere - si legge nei documenti ufficiali -, con una proposta di accordo trasmessa a mezzo di posta elettronica certificata alla segreteria della Procura federale, l’applicazione di una sanzione ridotta o commutata, indicandone il tipo e la misura oppure, ove previsto dall'ordinamento federale, l'adozione di impegni volti a porre rimedio agli effetti degli illeciti ipotizzati". Come accaduto in altre circostanze, dunque, si andrà verso un patteggiamento con Lautaro Martinez e l’Inter (per responsabilità oggettiva essendo l’argentino tesserato col club nerazzurro) che alla fine pagheranno un’ammenda, solitamente stimabile rispettivamente in 10 e 5mila euro (è possibile che la comunicazione ufficiali dell'accordo fra le parti arrivi fra alcune settimane).
Va ricordato come Lautaro Martinez, proprio dopo la partita col Genoa, avesse dichiarato tutta la sua rabbia per le voci sulla presunta blasfemia: "Non ho mai bestemmiato, quello che è successo dopo la partita con la Juventus mi ha dato molto fastidio. Cerco di imparare, ma di trasmettere rispetto ai miei figli, la gente sa che persona e che padre sono, sono tranquillo con me stesso".
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