Inter a Torino per curare il mal da grandi. Thuram in dubbio per la Juve, ma Taremi delude

Forte con le piccole, debole con le grandi. È una considerazione di un manicheismo forse eccessivo, ma a suggerirla è la classifica dell’Inter. I nerazzurri hanno rimediato, in media, 1,44 punti contro le formazioni attualmente nei primi otto posti della graduatoria del campionato di Serie A. Il bilancio sale di un punto rotondo (2,44 in media) considerando invece gli incroci con le altre dodici del campionato. Una differenza in parte fisiologica, ma l’anno scorso Simone Inzaghi ha vinto il campionato proprio non lasciando nemmeno le briciole alle concorrenti di alta classifica: 2,43 punti in media contro le prime otto in classifica. Si viaggia lontani.

A Torino per curare il mal di big. Al di là del fattore numerico, è il calendario a gettare qualche ulteriore ombra: l’Inter ha già ospitato in casa Atalanta, Juventus, Napoli e Bologna. Nel girone di ritorno dovrà affrontarle tutte in trasferta, l’unico big match rimasto a San Siro è quello con la Lazio, dato che derby e Fiorentina sono già andati. Non è un fattore secondario. Ecco perché all’Allianz Stadium - banale sottolineare che non sia semplice - la squadra nerazzurra cerca di invertire la rotta.

Thuram in dubbio? L’avvicinamento alla sfida con Thiago Motta ha fatto registrare un sospiro di sollievo: gli esami a cui si è sottoposto Marcus Thuram, dolorante alla caviglia dopo la gara con la Fiorentina, hanno escluso lesioni. Il centravanti francese, però, sente ancora fastidio: la sua presenza a Torino è più che possibile, anche perché nel turno successivo ci sarà il Genoa e potrebbe essere quella l’occasione per rifiatare. Ma non si può nemmeno dare per scontata, considerata la necessità di andarci cauti contro il logorio del calcio moderno. Nel caso, detto che anche il redivivo Arnautovic non è al meglio, potrebbe toccare a Mehdi Taremi, non proprio in forma smagliante: non è un caso che Inzaghi gli abbia preferito l’austriaco, peraltro indovinando la mossa, con i viola. L’iraniano, a oggi, è la principale delusione della stagione nerazzurra: 3 gol in 28 apparizioni, gli stessi di Arnautovic che però ha giocato esattamente la metà. Una rete ogni 388 minuti: ad Appiano Gentile ci si aspettava ben altro.