Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Editoriale
La storia mercato di Samuele Ricci è esattamente quello che il Torino deve (e dovrà) fare. Per questo Cairo ha scelto di puntare ancora su Vagnati. Ora il cambio di rotta per provare a sognareTUTTO mercato WEB
venerdì 3 gennaio 2025, 16:01Editoriale
di Marco Conterio

La storia mercato di Samuele Ricci è esattamente quello che il Torino deve (e dovrà) fare. Per questo Cairo ha scelto di puntare ancora su Vagnati. Ora il cambio di rotta per provare a sognare

Editorialista e uomo mercato di TMW, è conduttore e radiocronista su Radio Sportiva. Indiscrezioni e mercato per RAI Sport
Un milione per il prestito e il riscatto a sette milioni e cinquecentomila euro nelle casse dell'Empoli per Samuele Ricci. Ora il rinnovo fino al 2028 senza clausola aggiunte 'alla Bremer' ventilate ma che possa semplicemente garantire ancor più forza in fase di trattativa e d'uscita al Toro. E' l'esatta fotografia di quello che le squadre in tutta Europa che adesso hanno la dimensione del club granata devono fare. Per un calcio sostenibile, per una crescita costante. Quella di Ricci, pure quella dello stesso centrale brasiliano in precedenza, sono operazioni sia tecnicamente che economicamente esemplari. Ed è proprio questo il motivo che ha portato Urbano Cairo a non ascoltare le critiche e le contestazioni sempre più rumorose della piazza e a rinnovare il contratto del responsabile dell'area tecnica, Davide Vagnati.

Umori e amori
L'umore di Torino, della Torino granata, lo respiriamo, leggiamo, sentiamo. Via Cairo, avanti il prossimo. Chi, non è ancora dato saperlo, visto che al 3 gennaio 2025 non c'è una due diligence aperta e per adesso le ipotesi Red Bull e arabe sono evaporate o son crollate come castelli di sabbia. Non si può e non si deve giudicare il cuore e l'umore e l'animo ferito del tifoso che rimpiange gloria e passato e che nulla di questo vede nel Torino di oggi. Perché al cuor non si comanda, per questo serve solo fare un passo indietro e provare ad analizzare la situazione. Il Torino è una società solida, stabile, e in un panorama come quello italiano dove negli ultimi vent'anni sono crollate e fallite e precipitate piazze e città e regioni calcistiche, vale ben più che un successo. Per il tifoso galleggiare non basta, e c'è da ascoltarlo e capirlo. Serve cercare allora di vedere come fare, per i granata, a migliorare, a tornare o a iniziare a sognare.


Cessioni da Toro
Il rinnovo di Vagnati va in questa direzione per Urbano Cairo e lo storico degli ultimi anni di trasferimenti dice che le intuizioni e gli affari e la spesa-resa è andata dalla parte del Toro. Raoul Bellanova preso a 7 milioni dal Cagliari e venduto dopo una stagione a 20 all'Atalanta è l'altra esatta fotografia di quello che Vagnati sarà sempre più chiamato a fare. Certi affari e trattative per un club come quello granata (vale per ogni società europea di questo livello) sono inevitabili e giuste. La capacità sta nel saperli sostituire ma non serve neppure troppa memoria che proprio con Bellanova il Toro ha sostituito Wilfried Singo, prodotto del settore giovanile venduto a peso d'oro al Monaco.

Il cambio di marcia
Il Torino è andato in crisi senza Duvan Zapata, e gran parte dei club italiani lo farebbero senza il suo centravanti principe. Il Torino ancora non ha, e sperava di avere, il riferimento della difesa come Perr Schuurs. Difensore e punta, due della spina dorsale, roba da mandare in crisi quasi chiunque, e allora pure il Toro.
Ora serve il cambio di marcia, questo Cairo e i suoi uomini mercato dovranno farlo sin da gennaio. Investire ma soprattutto rischiare ancora di più. Deve credere nelle sue idee e puntare sul suo scouting. Deve cercare di andare oltre ai nomi 'scontati', ai giocatori considerati esuberi, ma puntare sulla forza del coraggio. Questo, anche questo, chiede la piazza. Cuore Toro. Vestire la maglia granata come un orgoglio, come un traguardo. Anche se poi sarà un trampolino, perché così va il calcio d'oggi, e vale per Torino come per tutte le piazze italiane e gran parte di quelle europee. Ma la storia di Ricci è perfetta e racconta al meglio il tipo di giocatori che dovrà prendere il club di Cairo e di Vagnati. Ambizione, fame, voglia d'esplodere o anche di riscatto. Valorizzarli, valorizzarsi, crescerli, crescere. E tornare a sognare. Anzi. A sudare sogni.