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Simonelli presidente, Marotta: "C'è voglia di rinnovamento. Calcio italiano maltrattato"
La Lega Serie A ha una nuova guida, dopo l'elezione - ancora da formalizzare - di Ezio Simonelli alla presidenza. Ne ha parlato in conferenza stampa Beppe Marotta, presidente dell'Inter "La cosa più importante è aver eletto il presidente, nella persona di Ezio Simonelli, che dovrà essere proclamato dopo la verifica dei requisiti di eleggibilità, come è normale che sia, con un parere del consiglio di Lega. La cosa importante è il rinnovamento, che non va a inficiare la persona di Lorenzo Casini, espresso segnale da parte di 14 società".
Come si esprimerà questo rinnovamento?
"Ci sarà modo, un confronto al nostro interno, dovremo fare tanta autocritica, la volontà delle 14 non è di disunire la lega, ma di tenerla unita anche con le società che non hanno espresso questo tipo di voto. Vogliamo essere tutti uniti per identificare un metodo per dare il giusto riconoscimento a un comparto industriale che non merita di essere maltrattato come in realtà lo siamo".
Quando si esprimerà il consiglio di lega? "A breve. Fiduciosi? Sì, Simonelli rispetta i requisiti per potersi candidare":
Come hanno reagito le sei società che si sono astenute?
"Il dibattito fa parte della normalità democratica, di un confronto. Il rinnovamento non riguarda individualismi o questioni personali. Tutti sono utili e devono contribuire a far sì che questo momento sia riconosciuto come tale. Il mondo del calcio è importante e oggi denunciamo il fatto che non siamo riconosciuti per quello che siamo".
La lega torna verso il Nord. "No, non facciamo questi ragionamenti di geo-politica. Le venti squadre sono espressione di tutta l'Italia, che è una e unita".
La priorità? "Trovarci tutti insieme, per trovare una strategia per ottenere ulteriori miglioramenti rispetto al recente passato".
Come si esprimerà questo rinnovamento?
"Ci sarà modo, un confronto al nostro interno, dovremo fare tanta autocritica, la volontà delle 14 non è di disunire la lega, ma di tenerla unita anche con le società che non hanno espresso questo tipo di voto. Vogliamo essere tutti uniti per identificare un metodo per dare il giusto riconoscimento a un comparto industriale che non merita di essere maltrattato come in realtà lo siamo".
Quando si esprimerà il consiglio di lega? "A breve. Fiduciosi? Sì, Simonelli rispetta i requisiti per potersi candidare":
Come hanno reagito le sei società che si sono astenute?
"Il dibattito fa parte della normalità democratica, di un confronto. Il rinnovamento non riguarda individualismi o questioni personali. Tutti sono utili e devono contribuire a far sì che questo momento sia riconosciuto come tale. Il mondo del calcio è importante e oggi denunciamo il fatto che non siamo riconosciuti per quello che siamo".
La lega torna verso il Nord. "No, non facciamo questi ragionamenti di geo-politica. Le venti squadre sono espressione di tutta l'Italia, che è una e unita".
La priorità? "Trovarci tutti insieme, per trovare una strategia per ottenere ulteriori miglioramenti rispetto al recente passato".
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