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Il campionato non ha un padrone: McTominay e Calhanoglu, 1-1 a San Siro tra Napoli e Inter
Inter-Napoli finisce 1-1: Calhanoglu risponde a McTominay.
Il Napoli è primo, ma il campionato non ha una vera regina. È il verdetto di San Siro, dove la partita tra gli azzurri - in tenuta bianca - di Antonio Conte e l'Inter di Simone Inzaghi termina con un pareggio. Finisce 1-1 una partita molto diversa dal roboante 4-4 nel derby d'Italia con la Juventus: bloccata sin dall'inizio, accesa solo a sprazzi e senza nessun padrone. A segnare ci pensano Scott McTominay e Hakan Calhanoglu, duello tra centrocampisti in un match nel quale si eclissano le punte: Romelu Lukaku, subissato dai fischi e da Acerbi, è il peggiore in campo, ma anche Lautaro non scherza. Il regista turco dell'Inter fallisce il rigore che avrebbe portato a un risultato in qualche modo legittimo, visto il secondo tempo nel quale il Napoli ha pensato soprattutto a non prenderle. La Serie A, alla sosta, ci regala una classifica incredibile: sei squadre in appena due punti.
Il live TMW di Inter-Napoli
Calhanoglu risponde a McTominay in un primo tempo bloccato. La gara, nell’approccio, la decide il Napoli: palla all'Inter, che non sa quasi mai cosa farci perché Conte chiude tutte le maglie. È napoletano anche il primo acuto: Kvaratskhelia s'invola a sinistra e arriva alla conclusione, controllata in due tempi da Sommer. L'azione sveglia almeno San Siro e in parte Barella: sua, di poco a lato, la prima conclusione nerazzurra di serata. L'equilibrio regna sovrano, per sbloccarlo serve un episodio ed eccolo servito: su corner, Rrahmani devia e McTominay corregge. Nulla da fare per Sommer, 1-0 al 23'. La reazione interista ha una lunga gestazione, nel mezzo il Napoli costruisce la palla del potenziale raddoppio: Acerbi chiude il filtrante di Lukaku, beccato dal pubblico a ogni tocco, per Kvara. È sempre il difensore centrale ad avere la prima vera occasione dei suoi: Meret gli dice no. A sua volta, è proprio il portiere azzurro, però, a rendersi protagonista in negativo al 41': gran tiro di Calhanoglu, ma la palla si infila anche grazie alla complicità dell'estremo difensore.
Calhanoglu sbaglia dal dischetto. La ripresa inizia nel segno dell'Inter: Lautaro si divora - qualche dubbio sul tocco di mani di Olivera - un cioccolatino offerto da Dumfries. Al 50' si fa male Buongiorno, che appoggia in maniera innaturale il piede e resta fuori per qualche minuto, salvo poi riuscire a continuare: in sua assenza, altra chance nerazzurra con Dimarco, palla sul palo alla sinistra di Meret battuto. Smaltito un avvio ad alta intensità, il secondo tempo torna sullo stallo del primo, anche se l'Inter riesce a conquistare più spazio ed è ancora Dimarco a preoccupare Meret. Al 70' nuovo episodio: Anguissa atterra Dumfries in area, nessun dubbio per Mariani. Dal dischetto si presenta Calhanoglu, che però trova il palo. Passata la paura, Conte sostituisce un Lukaku mai nel vivo per inserire Simeone, mentre Meret dice ancora no a Barella. Il portiere azzurro si ripete su Lautaro pochi minuti dopo, ma l'episodio va depennato dalle cronache perché la conclusione arriva a gioco fermo. Il finale non regala colpi di scena: equilibrio al Meazza, nonostante un ultimo brivido per l'Inter con l'occasionissima del Cholito a tempo quasi scaduto.
Il Napoli è primo, ma il campionato non ha una vera regina. È il verdetto di San Siro, dove la partita tra gli azzurri - in tenuta bianca - di Antonio Conte e l'Inter di Simone Inzaghi termina con un pareggio. Finisce 1-1 una partita molto diversa dal roboante 4-4 nel derby d'Italia con la Juventus: bloccata sin dall'inizio, accesa solo a sprazzi e senza nessun padrone. A segnare ci pensano Scott McTominay e Hakan Calhanoglu, duello tra centrocampisti in un match nel quale si eclissano le punte: Romelu Lukaku, subissato dai fischi e da Acerbi, è il peggiore in campo, ma anche Lautaro non scherza. Il regista turco dell'Inter fallisce il rigore che avrebbe portato a un risultato in qualche modo legittimo, visto il secondo tempo nel quale il Napoli ha pensato soprattutto a non prenderle. La Serie A, alla sosta, ci regala una classifica incredibile: sei squadre in appena due punti.
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Calhanoglu risponde a McTominay in un primo tempo bloccato. La gara, nell’approccio, la decide il Napoli: palla all'Inter, che non sa quasi mai cosa farci perché Conte chiude tutte le maglie. È napoletano anche il primo acuto: Kvaratskhelia s'invola a sinistra e arriva alla conclusione, controllata in due tempi da Sommer. L'azione sveglia almeno San Siro e in parte Barella: sua, di poco a lato, la prima conclusione nerazzurra di serata. L'equilibrio regna sovrano, per sbloccarlo serve un episodio ed eccolo servito: su corner, Rrahmani devia e McTominay corregge. Nulla da fare per Sommer, 1-0 al 23'. La reazione interista ha una lunga gestazione, nel mezzo il Napoli costruisce la palla del potenziale raddoppio: Acerbi chiude il filtrante di Lukaku, beccato dal pubblico a ogni tocco, per Kvara. È sempre il difensore centrale ad avere la prima vera occasione dei suoi: Meret gli dice no. A sua volta, è proprio il portiere azzurro, però, a rendersi protagonista in negativo al 41': gran tiro di Calhanoglu, ma la palla si infila anche grazie alla complicità dell'estremo difensore.
Calhanoglu sbaglia dal dischetto. La ripresa inizia nel segno dell'Inter: Lautaro si divora - qualche dubbio sul tocco di mani di Olivera - un cioccolatino offerto da Dumfries. Al 50' si fa male Buongiorno, che appoggia in maniera innaturale il piede e resta fuori per qualche minuto, salvo poi riuscire a continuare: in sua assenza, altra chance nerazzurra con Dimarco, palla sul palo alla sinistra di Meret battuto. Smaltito un avvio ad alta intensità, il secondo tempo torna sullo stallo del primo, anche se l'Inter riesce a conquistare più spazio ed è ancora Dimarco a preoccupare Meret. Al 70' nuovo episodio: Anguissa atterra Dumfries in area, nessun dubbio per Mariani. Dal dischetto si presenta Calhanoglu, che però trova il palo. Passata la paura, Conte sostituisce un Lukaku mai nel vivo per inserire Simeone, mentre Meret dice ancora no a Barella. Il portiere azzurro si ripete su Lautaro pochi minuti dopo, ma l'episodio va depennato dalle cronache perché la conclusione arriva a gioco fermo. Il finale non regala colpi di scena: equilibrio al Meazza, nonostante un ultimo brivido per l'Inter con l'occasionissima del Cholito a tempo quasi scaduto.
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