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Peyraud-Magnin e Cantore fanno 100 con Juve Women: le loro maglie allo Juventus Museum
Come si legge sul sito ufficiale della Juventus, da ieri, giovedì 7 novembre 2024, "nella splendida collezione dello Juventus Museum, ci sono due maglie in più a rappresentare, ricordare e raccontare la storia bianconera. Quelle di Pauline Peyraud-Magnin e Sofia Cantore dopo che entrambe le calciatrici hanno raggiunto qualche settimana fa, nel giro di quattro giorni, un traguardo importante della loro carriera con la Juventus Women: le 100 partite in squadra.
Come sempre, il Museum ha tributato loro un meritato riconoscimento, alla presenza del Presidente Gianluca Ferrero, di Stefano Braghin, Women's Football Director, e di Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum.
Pauline ha raccolto la sua presenza n°100 in bianconero nel match di UEFA Women’s Champions League del 16 ottobre contro il Bayern Monaco, diventando il primo portiere nella storia della nostra squadra femminile a riuscirci e chiudendo simbolicamente il cerchio sempre in una gara internazionale, dopo averlo aperto nella sua gara d’esordio in bianconero contro il Kamenica Sasa nell’estate 2021.
Se Peyraud-Magnin è stata la tredicesima giocatrice bianconera a quota 100, la quattordicesima a gioire per un risultato del genere è stata Sofia Cantore nella gara di campionato contro l’Inter del 20 ottobre a Milano - ciliegina sulla torta in questo straordinario inizio di stagione per la giocatrice classe ’99".
Ecco quindi le parole della stessa Cantore: "Sono contenta e orgogliosa di aver raggiunto questo traguardo. Sono felice di averlo fatto in questa stagione che è cominciata molto bene sia a livello di squadra che personale. È emozionante pensare che la mia maglia da oggi si trova nel museo della Juventus. 100 presenze sono tante: questo è il coronamento di un percorso iniziato ormai sette anni fa e passato attraverso la crescita personale fatta in prestito. Tornare qui e raggiungere questo obiettivo ha un valore profondo. Spero sia un buon esempio per le bambine che verranno a visitare lo Juventus vedranno le nostre maglie esposte".
Spazio poi a Peyraud-Magnin: "Per me è un grande onore far parte di questa famiglia. È incredibile essere un pezzo di questa storia, sono molto felice ed emozionata, essere qui, in questo Museo, è qualcosa di incredibile: ho vissuto tante belle sensazioni in questi anni e sono state tutte importanti per il mio percorso in bianconero, ma posso dire che quello di oggi sia è uno dei momenti più belli della carriera. Questa stagione è cominciata molto bene, ci auguriamo che prosegua sempre meglio e stiamo lavorando per questo. Essere tornate in Women’s Champions League è fantastico, è qualcosa di cui avevamo bisogno perchè è la competizione in cui è presente la massima espressione del calcio e per noi è molto importante farne parte".
In conclusione, ecco Braghin: "È sempre un piacere rendere protagoniste le ragazze quello che è prima di tutto un tributo di fedeltà al Club. Sofia è arrivata a 18 anni che era una speranza, ha fatto un cammino che la ha portata a vivere anche esperienze fuori, e adesso è un pilastro della Juve e della Nazionale, è un esempio per le ragazze più giovani. Pauline ci ha raggiunti qualche anno fa in un momento particolare della sua carriera, e qui ha saputo vivere un grande percorso di ripartenza e rinascita: inoltre è il primo portiere nella nostra storia che raggiunge questo traguardo, è una delle più grandi del mondo nel suo ruolo, e se noi abbiamo dato a lei l’opportunità di rilanciarsi e vivere 100 partite insieme, lei ci ha regalato la possibilità di vedere all’opera una campionessa. Questi traguardi sono merito delle ragazze, della società e della squadra".
Come sempre, il Museum ha tributato loro un meritato riconoscimento, alla presenza del Presidente Gianluca Ferrero, di Stefano Braghin, Women's Football Director, e di Paolo Garimberti, presidente dello Juventus Museum.
Pauline ha raccolto la sua presenza n°100 in bianconero nel match di UEFA Women’s Champions League del 16 ottobre contro il Bayern Monaco, diventando il primo portiere nella storia della nostra squadra femminile a riuscirci e chiudendo simbolicamente il cerchio sempre in una gara internazionale, dopo averlo aperto nella sua gara d’esordio in bianconero contro il Kamenica Sasa nell’estate 2021.
Se Peyraud-Magnin è stata la tredicesima giocatrice bianconera a quota 100, la quattordicesima a gioire per un risultato del genere è stata Sofia Cantore nella gara di campionato contro l’Inter del 20 ottobre a Milano - ciliegina sulla torta in questo straordinario inizio di stagione per la giocatrice classe ’99".
Ecco quindi le parole della stessa Cantore: "Sono contenta e orgogliosa di aver raggiunto questo traguardo. Sono felice di averlo fatto in questa stagione che è cominciata molto bene sia a livello di squadra che personale. È emozionante pensare che la mia maglia da oggi si trova nel museo della Juventus. 100 presenze sono tante: questo è il coronamento di un percorso iniziato ormai sette anni fa e passato attraverso la crescita personale fatta in prestito. Tornare qui e raggiungere questo obiettivo ha un valore profondo. Spero sia un buon esempio per le bambine che verranno a visitare lo Juventus vedranno le nostre maglie esposte".
Spazio poi a Peyraud-Magnin: "Per me è un grande onore far parte di questa famiglia. È incredibile essere un pezzo di questa storia, sono molto felice ed emozionata, essere qui, in questo Museo, è qualcosa di incredibile: ho vissuto tante belle sensazioni in questi anni e sono state tutte importanti per il mio percorso in bianconero, ma posso dire che quello di oggi sia è uno dei momenti più belli della carriera. Questa stagione è cominciata molto bene, ci auguriamo che prosegua sempre meglio e stiamo lavorando per questo. Essere tornate in Women’s Champions League è fantastico, è qualcosa di cui avevamo bisogno perchè è la competizione in cui è presente la massima espressione del calcio e per noi è molto importante farne parte".
In conclusione, ecco Braghin: "È sempre un piacere rendere protagoniste le ragazze quello che è prima di tutto un tributo di fedeltà al Club. Sofia è arrivata a 18 anni che era una speranza, ha fatto un cammino che la ha portata a vivere anche esperienze fuori, e adesso è un pilastro della Juve e della Nazionale, è un esempio per le ragazze più giovani. Pauline ci ha raggiunti qualche anno fa in un momento particolare della sua carriera, e qui ha saputo vivere un grande percorso di ripartenza e rinascita: inoltre è il primo portiere nella nostra storia che raggiunge questo traguardo, è una delle più grandi del mondo nel suo ruolo, e se noi abbiamo dato a lei l’opportunità di rilanciarsi e vivere 100 partite insieme, lei ci ha regalato la possibilità di vedere all’opera una campionessa. Questi traguardi sono merito delle ragazze, della società e della squadra".
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