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7 novembre 1999, Shevchenko sbaglia il rigore con il Venezia. A pararglielo è un difensore
Il 7 novembre del 1999, a San Siro, si gioca Milan-Venezia. Sembra una partita dall'esito scontato, visto che i rossoneri sono quelli del capocannoniere Shevchenko, mentre in panchina c'è Zaccheroni, autore di una clamorosa vittoria dello Scudetto contro la Lazio. La difesa a tre di Zac non piace per nulla a Silvio Berlusconi, il patron.
Appunto, Sheva: ha già segnato 7 gol, contro i 6 dell'intero Venezia. In quella partita però a sbloccare la partita è Oliver Bierhoff, segnando di piede su assist di Weah. Poi è il liberiano a raddoppiare. Sul 2-0 Shevchenko si invola verso la porta e viene steso da Casazza. Non ci sono più sostituzioni per il Venezia e quindi fra i pali ci va Fabio Bilica, che di professione fa il difensore e sembra una vittima sacrificale, considerato che Shevchenko ha già segnato due rigori in campionato.
Shevchenko prende la rincorsa e apre il piattone, Bilica battezza l'angolo giusto e riesce a respingere la palla, neutralizzando il tiro dal dischetto. Boban si avventa sulla palla e tenta un pallonetto, anche questo sventato dal brasiliano, poi arriva Orlandini a decidere di siglare il 3-0. Bilica, rimasto imbattuto per sei secondi, finisce comunque dritto nella storia per avere parato il rigore al prossimo Pallone d'Oro.
Appunto, Sheva: ha già segnato 7 gol, contro i 6 dell'intero Venezia. In quella partita però a sbloccare la partita è Oliver Bierhoff, segnando di piede su assist di Weah. Poi è il liberiano a raddoppiare. Sul 2-0 Shevchenko si invola verso la porta e viene steso da Casazza. Non ci sono più sostituzioni per il Venezia e quindi fra i pali ci va Fabio Bilica, che di professione fa il difensore e sembra una vittima sacrificale, considerato che Shevchenko ha già segnato due rigori in campionato.
Shevchenko prende la rincorsa e apre il piattone, Bilica battezza l'angolo giusto e riesce a respingere la palla, neutralizzando il tiro dal dischetto. Boban si avventa sulla palla e tenta un pallonetto, anche questo sventato dal brasiliano, poi arriva Orlandini a decidere di siglare il 3-0. Bilica, rimasto imbattuto per sei secondi, finisce comunque dritto nella storia per avere parato il rigore al prossimo Pallone d'Oro.
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