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Juve, Vlahovic nelle prossime a Torino per gli esami: il rischio è che lo stop non sia breve
Peggio non poteva concludersi, per lui e per la Juventus, il ritorno di Dusan Vlahovic nella Serbia dopo le due convocazioni saltate a settembre e a ottobre per motivi familiari: sensazioni positive per la sua prova con la Svizzera erano state decisamente annacquate dalle successive dichiarazioni su come "giocando con un altro attaccante mi trovo meglio", poi ieri sera è arrivata una secchiata d’acqua gelida: all’86’ di Serbia-Danimarca, quando Vlahovic si è seduto a terra toccandosi i flessori della gamba sinistra.
Il gesto di Vlahovic - ricorda Tuttosport - sarà tradotto con precisione dagli esami che il giocatore svolgerà al J Medical tra oggi e domani, ma nel gergo di campo il significato è chiaro: stiramento, ovvero in termini medici lesione di basso o medio grado, ovvero tre settimane di stop nella migliore delle ipotesi. Come detto è una traduzione che potrebbe essere corretta dagli esami strumentali - si legge - ma le immagini dell’infortunio sono sufficienti a far scattare l’allarme. Allarme doppio perché alla Juventus mancherà (contro il Milan e l’Aston Villa quasi certamente e non sono certo due partite da poco) non solo Vlahovic, ma manca anche un sostituto.
Con Milik ai box almeno fino a fine dicembre, infatti, nella rosa bianconera non c’è un altro centravanti, lacuna che aveva spinto Motta a schierare finora sempre titolare DV9, pur risparmiandogli gli spezzoni finali delle ultime partite. Yildiz, in campo oggi con la Turchia, pare il più serio candidato ad agire in zona centrale in un attacco per forza di cose senza punti di riferimento.
Il gesto di Vlahovic - ricorda Tuttosport - sarà tradotto con precisione dagli esami che il giocatore svolgerà al J Medical tra oggi e domani, ma nel gergo di campo il significato è chiaro: stiramento, ovvero in termini medici lesione di basso o medio grado, ovvero tre settimane di stop nella migliore delle ipotesi. Come detto è una traduzione che potrebbe essere corretta dagli esami strumentali - si legge - ma le immagini dell’infortunio sono sufficienti a far scattare l’allarme. Allarme doppio perché alla Juventus mancherà (contro il Milan e l’Aston Villa quasi certamente e non sono certo due partite da poco) non solo Vlahovic, ma manca anche un sostituto.
Con Milik ai box almeno fino a fine dicembre, infatti, nella rosa bianconera non c’è un altro centravanti, lacuna che aveva spinto Motta a schierare finora sempre titolare DV9, pur risparmiandogli gli spezzoni finali delle ultime partite. Yildiz, in campo oggi con la Turchia, pare il più serio candidato ad agire in zona centrale in un attacco per forza di cose senza punti di riferimento.
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