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Leali: "Ammiro Di Gregorio per la scalata, Suzuki per il rinvio. Balotelli? Ha portato allegria"
Nicola Leali, portiere del Genoa promosso a titolare dopo l'infortunio a Gollini, ha parlato così al Secolo XIX: "Di colleghi che ammiro ne ho vari: Di Gregorio per la scalata che ha fatto per arrivare alla Juventus, Maignan, Sommer, De Gea e poi Suzuki per il suo rinvio lungo. Io cerco d’imparare un po’ da tutti".
Si ritrova nella definizione di portiere affidabile?
"È un complimento che mi fa piacere perché io credo che l’affidabilità sia una carta importante per un portiere. I migliori portieri sbagliano poco".
Si sente anche un po’ uomo spogliatoio?
"Non sono magari quello che parla tanto, però quando parlo cerco di dire cose giuste e di dare di più l’esempio sotto questo punto di vista".
Quattro punti in 2 partite: il momento nero è alle spalle?
"Saranno i fatti a dirlo, adesso abbiamo due settimane di sosta dove dobbiamo lavorare bene e mettere benzina. Dopo la sosta, affronteremo una squadra che arriva con entusiasmo grazie al pari ottenuto col Milan. Ma noi giocheremo in casa e vogliamo ottenere la prima vittoria tra le mura amiche".
Come siete usciti dalla crisi?
"Grazie al nostro spirito che è quello di non mollare mai. Anche nel momento di difficoltà che abbiamo passato siamo sempre rimasti uniti".
Balotelli cos’ha portato al Genoa?
"Mario ha portato entusiasmo ed allegria e inoltre ha aggiunto molta qualità".
Quanto ha pesato nella sua carriera l’etichetta di erede di Buffon? Forse sarebbe stato meglio non andare così giovane alla Juve?
"No, questo no. Credo che nei primi anni per un ragazzo girare in prestito sia importante perché ti consente di fare esperienza. La parte che magari mi è un po’ mancata da giovane è stata quella di 'soffrire' in una società, rimanere in quel posto e diventare un leader dello spogliatoio".
Si ritrova nella definizione di portiere affidabile?
"È un complimento che mi fa piacere perché io credo che l’affidabilità sia una carta importante per un portiere. I migliori portieri sbagliano poco".
Si sente anche un po’ uomo spogliatoio?
"Non sono magari quello che parla tanto, però quando parlo cerco di dire cose giuste e di dare di più l’esempio sotto questo punto di vista".
Quattro punti in 2 partite: il momento nero è alle spalle?
"Saranno i fatti a dirlo, adesso abbiamo due settimane di sosta dove dobbiamo lavorare bene e mettere benzina. Dopo la sosta, affronteremo una squadra che arriva con entusiasmo grazie al pari ottenuto col Milan. Ma noi giocheremo in casa e vogliamo ottenere la prima vittoria tra le mura amiche".
Come siete usciti dalla crisi?
"Grazie al nostro spirito che è quello di non mollare mai. Anche nel momento di difficoltà che abbiamo passato siamo sempre rimasti uniti".
Balotelli cos’ha portato al Genoa?
"Mario ha portato entusiasmo ed allegria e inoltre ha aggiunto molta qualità".
Quanto ha pesato nella sua carriera l’etichetta di erede di Buffon? Forse sarebbe stato meglio non andare così giovane alla Juve?
"No, questo no. Credo che nei primi anni per un ragazzo girare in prestito sia importante perché ti consente di fare esperienza. La parte che magari mi è un po’ mancata da giovane è stata quella di 'soffrire' in una società, rimanere in quel posto e diventare un leader dello spogliatoio".
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