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Kulusevski: "Ronaldo mi disse 'conoscerai il tuo corpo'. Adesso capisco cosa intendeva"
Dejan Kulusevski ha svelato ai microfoni di Fotbollskanalen un retroscena riguardante i suoi anni alla Juventus. Queste le parole dell'ala del Tottenham: "Adesso sto conoscendo il mio corpo. Quando ero più giovane, invece, non capivo quando Ronaldo mi disse: ‘Conoscerai il tuo corpo’. Perché effettivamente allora non conoscevo il mio corpo.
Ma ora sto iniziando a capire quali sono i miei punti di forza e quelli di debolezza e come posso migliorare. Quindi, adesso, ho l’impressione che tutto stia diventando più facile. In questa stagione, sento davvero di essere più forte a livello mentale e fisico. L’obiettivo è migliorare ogni giorno e sento che lo sto facendo".
E ancora: "Ora so come allenarmi il giorno prima della partita, due giorni prima, cosa fare quando sono stanco, e così via. Tutti quei piccoli dettagli che alla fine fanno una grande differenza. Alla fine mi sono stancato di giocare sulla fascia. Credo di assumermi molte più responsabilità in difesa in questo momento della mia carriera. Forse in passato era difficile vedermi come “numero dieci” o “numero otto,” come ho fatto recentemente al Tottenham. Questo non sarebbe mai successo qualche anno fa. Da giovane non si pensa che difendere sia importante. Ma oggi so che è altrettanto importante difendere quanto attaccare".
Ma ora sto iniziando a capire quali sono i miei punti di forza e quelli di debolezza e come posso migliorare. Quindi, adesso, ho l’impressione che tutto stia diventando più facile. In questa stagione, sento davvero di essere più forte a livello mentale e fisico. L’obiettivo è migliorare ogni giorno e sento che lo sto facendo".
E ancora: "Ora so come allenarmi il giorno prima della partita, due giorni prima, cosa fare quando sono stanco, e così via. Tutti quei piccoli dettagli che alla fine fanno una grande differenza. Alla fine mi sono stancato di giocare sulla fascia. Credo di assumermi molte più responsabilità in difesa in questo momento della mia carriera. Forse in passato era difficile vedermi come “numero dieci” o “numero otto,” come ho fatto recentemente al Tottenham. Questo non sarebbe mai successo qualche anno fa. Da giovane non si pensa che difendere sia importante. Ma oggi so che è altrettanto importante difendere quanto attaccare".
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