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Trattato come un pacco postale, Iling Junior sogna la sua rivincita contro chi lo ha comprato
Damian Vidagany, braccio destro di Monchi, a settembre aveva svelato perché era stato ceduto Douglas Luiz e presi Iling Junior e Enzo Barrenechea. "A fine stagione ci siamo trovati in una situazione in cui dovevamo vendere giocatori per realizzare un profitto ed evitare di violare il fair play finanziario. Dal 20 maggio al 30 giugno di solito c'è un periodo di vacanza, ma per noi non è stato così. La cessione definitiva è avvenuta il 30 giugno. Dovevamo volare a Las Vegas perché Luiz era lì con il Brasile. Dovevamo metterci d'accordo con tre giocatori; se uno non avesse accettato, l'operazione non avrebbe avuto successo... Non bisogna aver paura di vendere giocatori. La cosa più importante è comprare bene; trovare un acquirente per i tuoi giocatori e trovare un giocatore che dia le stesse garanzie di quello che stai cedendo".
Dire che né Enzo Barrenechea né Samuel Iling-Junior sono stati all'altezza è un eufemismo. Perché entrambi sono stati ceduti sul finire del mercato, probabilmente bocciati da Unai Emery, sicuramente trattati come un pacco postale. Presi per farsi un favore (e farlo anche alla Juventus) e poi rispediti rispettivamente al Valencia e al Bologna.
La nuova Champions ha voluto che ci fosse però un'opportunità, per Iling-Junior, per dimostrare ai Villans che si sono sbagliati e che poteva essere un innesto importante. "Avrei potuto vivere un altro anno nel quale mi alzavo dalla panchina - ha spiegato Iling-Junior ieri - senza ottenere quel minutaggio che vorrei. Quindi ho parlato con l'allenatore e abbiamo deciso insieme che la cosa migliore per me fosse trasferirmi altrove in prestito".
Dire che né Enzo Barrenechea né Samuel Iling-Junior sono stati all'altezza è un eufemismo. Perché entrambi sono stati ceduti sul finire del mercato, probabilmente bocciati da Unai Emery, sicuramente trattati come un pacco postale. Presi per farsi un favore (e farlo anche alla Juventus) e poi rispediti rispettivamente al Valencia e al Bologna.
La nuova Champions ha voluto che ci fosse però un'opportunità, per Iling-Junior, per dimostrare ai Villans che si sono sbagliati e che poteva essere un innesto importante. "Avrei potuto vivere un altro anno nel quale mi alzavo dalla panchina - ha spiegato Iling-Junior ieri - senza ottenere quel minutaggio che vorrei. Quindi ho parlato con l'allenatore e abbiamo deciso insieme che la cosa migliore per me fosse trasferirmi altrove in prestito".
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