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Ferrara: "Motta ha lo stile ed è empatico come Lippi. Me lo immagino focoso in spogliatoio"
Ciro Ferrara, ex difensore della Juventus e oggi commentatore per DAZN, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, paragonando Thiago Motta a Marcello Lippi: "Nello stile e nella capacità di creare empatia con il gruppo lo rivedo. L'impressione è che Motta sia pacato in pubblico, ma focoso nello spogliatoio. Proprio come Lippi. Le incavolature di Marcello le ho vissute in prima persona. Thiago non lo conosco, ma da fuori me lo immagino così. La compattezza di squadra della nostra Juve nel '95-'96, anche nella riconquista del pallone, la rivedo nella Juve di Motta, ma mi fermerei qui con i paragoni".
Thiago Motta è più avanti o più indietro di quello che si sarebbe immaginato in estate?
"Dipende dai punti di vista. Il fatto di incassare pochi gol è molto positivo, soprattutto perché è evidente che tutta la squadra sia coinvolta nella fase difensiva. Ma soprattutto a centrocampo deve ancora trovare una struttura definita a livello di uomini. I titolari del Napoli e dell’Inter si conoscono, quelli della Juve non ancora. Motivare tutta la rosa è importante, ma per arrivare in fondo servono anche delle certezze e una formazione tipo".
Della Juve di Motta c’è un giocatore che avrebbe trovato spazio nel 1996?
"No. Massimo rispetto, ma se la nostra Juve vinse tutto è perché si era creato un qualcosa di perfetto. Di quella squadra non cambierei nulla, nemmeno
il magazziniere".
Thiago Motta è più avanti o più indietro di quello che si sarebbe immaginato in estate?
"Dipende dai punti di vista. Il fatto di incassare pochi gol è molto positivo, soprattutto perché è evidente che tutta la squadra sia coinvolta nella fase difensiva. Ma soprattutto a centrocampo deve ancora trovare una struttura definita a livello di uomini. I titolari del Napoli e dell’Inter si conoscono, quelli della Juve non ancora. Motivare tutta la rosa è importante, ma per arrivare in fondo servono anche delle certezze e una formazione tipo".
Della Juve di Motta c’è un giocatore che avrebbe trovato spazio nel 1996?
"No. Massimo rispetto, ma se la nostra Juve vinse tutto è perché si era creato un qualcosa di perfetto. Di quella squadra non cambierei nulla, nemmeno
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