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Juventus, l'ex Zambrotta: "Motta ha personalità, Vlahovic può arrivare a 30 gol"
La Serie A riprende col botto, proponendo Juventus-Lazio come una delle partite più interessanti in programma. Ne ha parlato l'ex bianconero Gianluca Zambrotta, in un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Bella partita. La Juve è in emergenza e il periodo è complesso con sette partite prima della prossima sosta. Però Motta è un ottimo allenatore: ho giocato con lui a Barcellona e sono andato a trovarlo quando allenava a Bologna. È giovane ma di grande personalità, non ha paura di portare avanti le sue idee e le sue scelte. Dice le cose in faccia e lancia i giovani, che è un bene per la Juve".
Molto, questa sera così come nel resto della stagione, dipenderà dalla verve sotto porta di Dusan Vlahovic che per Zambrotta può arrivare anche a quota 30 reti: "Spero per lui e per la Juve che arrivi a questi gol. A Lipsia in Champions League ne ha fatti due straordinari, da attaccante vero. Ha qualità da top, ma ha bisogno di tempo e di palle giocabili, sebbene lui se le procuri anche. Ma sì, può fare 25-30 gol".
Sui bianconeri in generale, invece, dice. "Ha perso punti in campionato, ma in Champions ha mostrato altre prestazioni. In Europa le squadre vogliono giocare di più e trovi spazi. In Italia è complicato, con difese forti e organizzate. Subire pochi gol è un vantaggio, questo è fuori discussione, però in Serie A la Juventus dovrebbe cercare di vincere con più scarto, per essere tranquilla e fare più risultati. Poi è vero che la Juve di Allegri vinceva di “corto muso”...".
Molto, questa sera così come nel resto della stagione, dipenderà dalla verve sotto porta di Dusan Vlahovic che per Zambrotta può arrivare anche a quota 30 reti: "Spero per lui e per la Juve che arrivi a questi gol. A Lipsia in Champions League ne ha fatti due straordinari, da attaccante vero. Ha qualità da top, ma ha bisogno di tempo e di palle giocabili, sebbene lui se le procuri anche. Ma sì, può fare 25-30 gol".
Sui bianconeri in generale, invece, dice. "Ha perso punti in campionato, ma in Champions ha mostrato altre prestazioni. In Europa le squadre vogliono giocare di più e trovi spazi. In Italia è complicato, con difese forti e organizzate. Subire pochi gol è un vantaggio, questo è fuori discussione, però in Serie A la Juventus dovrebbe cercare di vincere con più scarto, per essere tranquilla e fare più risultati. Poi è vero che la Juve di Allegri vinceva di “corto muso”...".
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