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Serena su Vlahovic: "Il progetto tecnico di Thiago Motta lo può davvero esaltare"
"L’ho visto determinato e consapevole, in tutto e per tutto al centro della nuova Juventus. Semmai ancora alle prese con degli eccessi di foga, che dovrà lavorare per gestire meglio. Ha segnato due gol, ma sarebbero potuti essere di più: il progetto tecnico di Thiago Motta lo può davvero esaltare". Così Aldo Serena, ex attaccante anche della Juventus, ha parlato del bomber bianconero Dusan Vlahovic in un'intervista a Tuttosport.
Serena insiste sul fatto che possa segnare di più grazie al gioco della squadra che è diverso dallo scorso anno: "Già nelle prime tre uscite si è visto un gioco più coordinato e, soprattutto, veloce: la rapidità nella costruzione della manovra, a maggior ragione nel calcio moderno in cui tutti partecipano alla fase difensiva, è fondamentale per agevolare il lavoro degli attaccanti. In modo che possano sorprendere, aff rontando una difesa avversaria ancora non posizionata al meglio".
"E poi - conclude l'ex bomber che ha vissuto dai 4 punti di vista i derby di Milano e Torino -, a fronte di una maggiore mole di gioco, riceverà molti più palloni a ridosso dell’area. Così avrà più occasioni per segnare, ovviamente, ma anche meno pressione addosso: la consapevolezza di poter avere altre opportunità nel corso della partita e la certezza di non dover vivere lunghe attese per giocare la sfera, a lungo andare, assicurano grande serenità mentale".
Serena insiste sul fatto che possa segnare di più grazie al gioco della squadra che è diverso dallo scorso anno: "Già nelle prime tre uscite si è visto un gioco più coordinato e, soprattutto, veloce: la rapidità nella costruzione della manovra, a maggior ragione nel calcio moderno in cui tutti partecipano alla fase difensiva, è fondamentale per agevolare il lavoro degli attaccanti. In modo che possano sorprendere, aff rontando una difesa avversaria ancora non posizionata al meglio".
"E poi - conclude l'ex bomber che ha vissuto dai 4 punti di vista i derby di Milano e Torino -, a fronte di una maggiore mole di gioco, riceverà molti più palloni a ridosso dell’area. Così avrà più occasioni per segnare, ovviamente, ma anche meno pressione addosso: la consapevolezza di poter avere altre opportunità nel corso della partita e la certezza di non dover vivere lunghe attese per giocare la sfera, a lungo andare, assicurano grande serenità mentale".
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