
Perdi 3-0 e inserisci Cambiaso, Gatti e Alberto Costa. Che confusione, sarà perché non ti amo (più)
La sconfitta contro la Fiorentina ridefinisce un nuovo concetto di confusione. Perché quando sei sotto per due a zero, con una squadra ectoplasmatica e diversi problemi, ci sono due modi per reagire. Il primo è quello di cercare di dare una scossa, cambiando all'intervallo, inserendo un secondo attaccante che paghi ventitré milioni di euro lordi. Il secondo è rimanere come stai, rischiando ulteriormente l'imbarcata, perché sembra quasi vada tutto bene dopo avere preso quattro gol la settimana prima.
La strada scelta da Motta è stata la seconda, con il secondo gol che poi viene superato dalla storia per il terzo, di Gudmundsson. Notte fonda, partita finita dopo 53 minuti, il rischio di imbarcata diventa più concreto. C'è anche chi è passato dal 3-0 al 3-3 in pochi minuti, perché non riprovarci? Invece no. Dentro Alberto Costa, qualcuno sarà colpevole per averlo pagato 13 milioni pur non pronto, dentro Cambiaso, fino a due mesi fa incedibile con 70 milioni richiesti al City e ora in panchina fisso, fuori Kelly poco dopo, qualcuno sarà colpevole per averlo pagato (almeno) 17 milioni.
La confusione c'è, esiste ed è innegabile. Solo un cieco può non vederla, ma c'era anche prima. Solo il modulo rimane sempre lo stesso, quasi fosse sacrilego cambiare il 4-2-3-1, mentre i giocatori vanno e vengono. Entrano dalla formazione ed escono. Senza una logica precostituita, sull'altare del tutti possono fare qualsiasi cosa. E chi non può farlo viene messo alla porta, soprattutto se fanno parte della gestione precedente. La Juventus è andata incontro a un anno zero che potrebbe lasciare macerie ancor più gravi, dovendo scegliere un meno uno.
Alla fine nessuno ama più Thiago Motta. Il vento fresco si è sostituito in gelida bora che sta spazzando via tutto. Oramai il quarto posto è diventato vitale, ancor più di confermare o meno il tecnico. Due settimane dopo Firenze saranno molto lunghe. Anche troppo.







