Soulé vota Roma, sfida al Leicester. De Rossi ha chiesto di non sacrificare El Shaarawy

Il primo passo è stato fatto. Matias Soulé ha espresso la sua preferenza per la Roma. Ghisolfi ha ottenuto il consenso dell'argentino e ora, pur avendo poco tempo, si prepara a formulare un'offerta che possa persuadere la Juventus a cedere l'asso argentino e mantenerlo in Italia.

Lo riferisce stamattina Il Messaggero. 

Considerando che Koopmeiners è più prioritario per il club rispetto al giovane di Mar del Plata, vale la pena attendere l'offerta della squadra giallorossa - si legge sul quotidiano -. L'offerta del Leicester, recentemente promosso in Premier, di 20 milioni più 5 di bonus non è sufficiente per Giuntoli, che ne richiede 35. Ufficialmente Ghisolfi non ha ancora fatto mosse, ma dato che i Friedkin erano disposti a spendere 25 milioni per Chiesa, la trattativa per Soulé potrebbe partire da questa cifra. Ci sono due differenze significative: 1) Chiesa non è completamente convinto della destinazione a differenza di Soulé, entusiasta all'idea di trasferirsi a Roma, 2) Gli stipendi: mentre per Chiesa si partirebbe da 6 milioni, Matias, che ha guadagnato 300mila euro la scorsa stagione, avrebbe uno stipendio attorno ai 2 milioni, benefit inclusi.

La sensazione è che 30 milioni più bonus possano essere il prezzo giusto, a meno che la Juventus non riesca a inserire una clausola di rivendita del 10-15% sul futuro trasferimento del giocatore, il che abbasserebbe il prezzo. È ancora prematuro discuterne. De Rossi non può far altro che attendere. Tuttavia, l'acquisizione di Soulé è una sua richiesta specifica, a cui si aggiunge, nei limiti del possibile, il desiderio di non sacrificare El Shaarawy (obiettivo di Motta). Ghisolfi, insieme alla CEO Souloukou e ai Friedkin, desidera soddisfare questa richiesta.