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ESCLUSIVA TJ - Rampulla su Di Gregorio: "Fa grandi parate, alla Juve per continuare la tradizione degli illustri predecessori. Gli auguro di essere almeno il 50% di quello che è stato Peruzzi"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
martedì 2 luglio 2024, 11:30Esclusive TJ
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Rampulla su Di Gregorio: "Fa grandi parate, alla Juve per continuare la tradizione degli illustri predecessori. Gli auguro di essere almeno il 50% di quello che è stato Peruzzi"

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex portiere e allenatore della Juventus, Michelangelo Rampulla, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:

Quale Juventus attendi in vista della prossima stagione?

"Mi aspetto una Juventus come sempre competitiva, con voglia per questo rinnovamento che c'è stato. Credo che l'intento della dirigenza sia di dare una svolta nell'immediato, vogliono costruire un ciclo vincente".

Sta emergendo un grande entusiasmo da parte dei tifosi, te lo aspettavi?

"A volte i cambiamenti, anche radicali come quello avvenuto con l'allenatore e molti giocatori, servono proprio per creare un grande entusiasmo con la speranza di non vederlo scemare lungo la strada. L'aspettativa da parte del tifoso, a mio parere, sembra essere davvero alta".

Visto che me lo hai citato all'interno dei cambiamenti, come vedi il passaggio di consegne da Allegri a Thiago Motta?

"Il mister ha dimostrato di essere un grande allenatore, a maggior ragione non vedo il perché non possa esser bravo anche nella Juventus".

Da avversario, visto che lo hai affrontato, che cosa ti colpiva del Bologna di Thiago Motta?

"Era una squadra molto quadrata che sapeva come muoversi in campo, credo che ci vorrà un po' di tempo prima che possa accadere nella Juve. Per questo ci vorranno gli uomini giusti da adattare all'idea di gioco, a Bologna è riuscito a crearla e ciò che è saltava più all'occhio era l'organizzazione ma a risaltare, più che le direttive del tecnico, sono sempre le qualità dei calciatori in campo".

Quindi il ciclo verrà riaperto subito?

"Sarà il tempo a risponderci, ma sicuramente Thiago Motta starà formando la squadra con i giocatori che ha in mente. La mia speranza è che possa far tornare la Juventus ancor più competitiva, penso poi che ripartire da un allenatore giovane e motivato sia la scelta giusta".

Il primo colpo è già stato fatto: Douglas Luiz. Che ne pensi?

"E' un buon giocatore, poi bisogna vedere che tipo di adattamento avrà nel nostro campionato. Lui ha già dimostrato in Inghilterra di essere un giocatore di certo livello, per me si parte da una buona base".

Che portiere è Michele Di Gregorio, ormai sempre più vicino a diventare bianconero?

"Ha dimostrato di essere un portiere di affidamento, moderno e molto bravo con i piedi in modo da favorire la costruzione dal basso. E la cosa fondamentale, dimostrata anche a Monza, è che è in grado di compiere delle grandi parate".

Si vocifera che il direttore Cristiano Giuntoli lo abbia accostato ad Angelo Peruzzi. Può esser giusto l'accostamento?

"Credo che l'accostamento possa starci, perché lo ricorda molto come presenza fisica. Forse il direttore si riferiva a questo, poi gli augurerei di essere almeno il 50% di quello che è stato Angelo per essere un grande portiere".

Poi arriva in una società che è sempre stata la culla dei grandi portieri italiani: Zoff, Buffon, il già citato Peruzzi.

"Non dimentichiamoci Tacconi, poi concordo sul fatto che la Juventus ha sempre avuto dei portieri di grande affidamento tra i pali. Quando penso ai più forti, a me vengono sempre in mente quelli che hanno giocato in bianconero. E continuare con questa tradizione, credo che sia anche un obbligo per la Juve in modo così da averne un altro di grande livello. Spero che Di Gregorio possa riuscire a garantire questa continuità nel segno di quelle che sono state le prestazioni dei suoi illustri predecessori".

In partenza con le valige pronte c'è Wojciech Szczesny, a tuo parere Di Gregorio può essere già in grado fin da subito di raccoglierne l'eredità?

"Sì, se a pensarlo sono stati i dirigenti della Juventus nel momento in cui hanno fatto le loro valutazioni".

La Juve sta provando a chiudere per Thuram, come ti sembra come nuovo acquisto?

"L'ho conosciuto quando era bambino, ma in campo l'ho visto poco. I dirigenti lo valutano un giocatore all'altezza della Juventus, quindi bisognerà prenderne atto e tifarlo. Però è un ragazzo molto giovane che sta arrivando con grandissime aspettative, deve essergli dato il tempo di poter esprimere tutto il suo potenziale. Purtroppo c'è la tendenza a cambiare subito e questo per me è sbagliato, non è che prendi Rampulla e lo cambi dopo sei mesi per le sue prestazioni. I giocatori non sono diventati delle figurine Panini tutto ad un tratto".

Quanto è ancora distante la Juventus dall'Inter campione in carica?

"Si è ancora un po' distanti dall'Inter dell'anno scorso, ma anche per loro non sarà semplice ripetersi. L'importante per la Juventus è creare nuovamente quell'entusiasmo giusto che possa portare al raggiungimento dell'obiettivo. Cosa intendo? Il giocatore che riesce a rendere al 200%, un po' come riuscivano a fare i giocatori bianconeri con Antonio Conte".

Si ringrazia Michelangelo Rampulla per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.