ESCLUSIVA TC - PIERPAOLO MARINO: "Contro la Juve si è visto un Cagliari molto diverso rispetto a quello di inizio stagione. Col cambio di modulo apportato da Nicola la squadra rende meglio: nelle prime giornate sembrava non avere un'idea di gioco"

Pierpaolo Marino, decano dei dirigenti sportivi italiani, esamina l’avvio di campionato - piuttosto altalenante - del nuovo Cagliari di Davide Nicola. Con il suo “occhio clinico” Marino individua immediatamente pregi e criticità della formazione rossoblù.

Pierpaolo, che conclusioni si possono trarre circa le potenzialità del Cagliari dopo le prime sette giornate di serie A?

“Va detto che a Torino contro la Juventus la squadra isolana ha dato tutta un’altra impressione - molto più positiva - rispetto a quella suscitata nelle primissime giornate di campionato. Tuttavia l’approccio alla nuova stagione aveva francamente lasciato qualche dubbio: nelle gare casalinghe i rossoblù non avevano saputo sfruttare il fattore campo, che con una tifoseria passionale come quella cagliaritana può rivelarsi sempre determinante. C’è dunque da sperare che il vero volto del Cagliari sia quello visto all’Allianz Stadium contro i bianconeri.”

Davide Nicola ultimamente ha cambiato modulo, passando a una difesa a quattro e utilizzando, in alcune circostanze, il trequartista per legare meglio il gioco. Secondo la sua esperienza anche una variazione dell’assetto tattico può determinare una svolta in positivo nell’arco di una stagione?

“Sì. Sicuramente il Cagliari visto nelle ultime giornate si è fatto preferire anche da un punto di vista tattico: la squadra schierata nelle prime quattro-cinque partite sembrava una formazione mal distribuita in campo e senza un’idea di gioco logica e riconoscibile.”

Il prossimo appuntamento sarà, alla ripresa del campionato, contro il Torino all’Unipol Domus. Che tipo di partita dovrà impostare Nicola contro una compagine sicuramente depotenziata in attacco dalla perdita di Zapata ma sempre assai pericolosa ed equilibrata in tutti i reparti?

“Il Cagliari dovrà giocare come ha fatto allo Stadium, ovvero con tanto cuore e con tanta umiltà. Inoltre dovrà reggere dal punto di vista dell’intensità e dell’aggressività: il Toro resta, anche senza Zapata, una buonissima squadra e una delle rivelazioni del primo scorcio di campionato. Secondo me quella dell’Unipol Domus sarà una gara da tripla: il Toro non parte necessariamente favorito. Ripeto: se l’undici di Nicola adopererà quelle armi che ha usato contro la Juventus, ovvero la determinazione, la perseveranza e l’intensità agonistica, io penso che col Torino potrà ottenere un buon risultato.”