Sommer: "Buffon era il mio modello. Mi sento sottovalutato? Un po' sì"
Nel suo intervento ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Yann Sommer si espone anche sulla percezione di sè nel mondo calcistico: "Mi sento sottovalutato? Magari sì, non saprei, ma meglio non mettersi a pensarlo perché non puoi cambiarlo. Sono abituato a ragionare su ciò che posso cambiare: le mie performance, il mio livello. Quando si fanno queste classifiche, conta sempre da dove arrivi: gli italiani dicono Donnarumma, I tedeschi Neuer e spero gli svizzeri Sommer. Il mio obiettivo è essere il miglior portiere possibile per la mia squadra. E il fatto di essere candidato al premio Yashin mi fa piacere e mi fa capire che ho fatto bene".
A proposito del modello italiano: chi era il suo?
"Devo dire Buffon, non era solo la porta e l’occupazione. Era completissimo: carattere, velocità, carisma. Ho amato vederlo e ispirarmi a lui".