TMW, Bologna-Milan: giocarla sarebbe una vergogna
Sono ore di grande dibattito intorno alla partita tra Bologna e Milan, con la Lega Calcio che sta decidendo come agire viste le recenti alluvioni nella zona dello stadio Dall'Ara e in generale nel bolognese e l'allerta arancione che coinvolge le stesse zone nella giornata di oggi. Ritorna in mente l'alluvione di Campi Bisenzio e la partita tra Fiorentina e Juventus, con una parte del tifo organizzato che disertò la partita per andare ad aiutare gli alluvionati e contestualmente protestare contro la decisione di disputare comunque il big match contro i bianconeri. Sul tema, ha scritto un interessante editoriale il vice direttore di Tuttomercatoweb.com, Lorenzo Di Benedetto:
"Il calcio italiano rischia uno scivolone, l'ennesimo, nelle ore in cui la città di Bologna sta vivendo il dramma dell'alluvione. Nelle ultime ore si è scatenato infatti un vero e proprio caos sulla gara tra Bologna e Milan, programmata per sabato alle 18 allo stadio Renato Dall'Ara, che si trova in una delle zone più colpite dal disastro, e nelle stanze di chi ha il comando del calcio si sta riflettendo su tante cose, senza probabilmente pensare a quella che sarebbe la cosa più giusta da fare: rinviare la partita.
La vergogna di Bologna-Milan.
Come tutti ormai sappiamo a partire dalla notte di sabato scorso la città di Bologna è stata messa in ginocchio dall'alluvione e nella giornata di ieri è arrivata una nota del sindaco del capoluogo emiliano che ha disposto l'annullamento della partita. Tutto sembrava essere ufficiale, ma nelle ore successive si è aperto un vero e proprio caso, visto che la Lega Serie A non ha intenzione di rinviare la sfida. Ci sono persone che stanno spalando fango dalle proprie abitazioni, a pochi metri dallo stadio (che è agibile ndr), ma questo non sembra interessare. Ci sono interessi che vengono prima di tutto, legati al calendario, legati alla programmazione televisiva, ma far giocare il match sarebbe una vergogna e una sconfitta per tutti.
Perché non si rinvia? I motivi sono molteplici.
Il primo, appunto, riguarda il calendario. La Lega Serie A non ha slot a disposizione a breve e sia il Milan che il Bologna hanno già una partita che sarà posticipata, a causa della Supercoppa Italiana che si giocherà a gennaio in Arabia Saudita. Oltre a questo le due squadre saranno impegnate fino a gennaio in Champions League, con l'ipotesi che possano poi dover affrontare gli spareggi che daranno l'accesso agli ottavi di finale. In realtà ci sarebbe una possibilità, a dicembre, ma a quel punto il problema sarebbe posticipare, di due giorni, la partita dei rossoneri contro il Verona, in programma per il 20 dicembre. Perché non spostarla al 22 e chiudere il discorso? Semplice, per questioni legate alle tv. Possibile che si possa mettere davanti la programmazione televisiva al dramma che sta vivendo la città di Bologna? Il buonsenso direbbe di no, ma la realtà è che la risposta è quella opposta.
Le squalifiche di Theo e Reijnders.
Anche il Milan, a quanto risulta, sta spingendo per giocare la partita, a porte chiuse o in campo neutro, e facendo un po' di dietrologia possiamo vedere che i due giocatori, che saranno squalificati contro il Bologna, in caso di rinvio dovrebbero invece scontare i rispettivi stop nel big match contro il Napoli, in programma per martedì prossimo, nel primo e unico turno infrasettimanale della stagione in Serie A. Tutte motivazioni che cozzano però con il rispetto che si dovrebbe avere nei confronti di chi sta soffrendo, di chi ha perso tutto. Nei salotti di chi tira le fila del calcio italiano probabilmente non ci sono persone che hanno vissuto una situazione simile, perché altrimenti non ci si penserebbe neanche un secondo e si rinvierebbe la partita, senza pensare a come risolvere poi il problema.
Porte chiuse, campo neutro o 0-3 a tavolino.
Uno dei motivi per i quali il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha disposto l'annullamento della partita riguarda l'ordine pubblico, con la motivazione: "Ho voluto assumere questa decisione proprio perché in questo momento dobbiamo dedicare tutte le energie della città e dei tanti operatori delle forze dell’ordine ad occuparci di ciò che l’alluvione ha prodotto. Inoltre, lo stadio di Bologna è proprio collocato all’interno dell’area maggiormente colpita. Dunque, in via precauzionale, credo che in questo momento non possiamo pensare alla partita di calcio e a tutto ciò che l’organizzazione comporta". Ma la risposta della Lega Serie A sarebbe quella di far giocare lo stesso la partita, a porte chiuse, evitando il problema legato all'ordine pubblico, ma togliendo di fatto l'incasso al Bologna, che ha già comunicato che ne destinerebbe la metà agli alluvionati. Le altre opzioni sono il campo neutro o addirittura lo 0-3 a tavolino, ma questa ipotesi resta comunque remota, visto che il Milan dovrebbe comunque presentarsi allo stadio sabato pomeriggio.
Le prossime ore saranno decisive, in un senso o nell'altro, ma il rischio di autogol è dietro l'angolo. La speranza è che possa prevalere, una volta tanto, il buonsenso, mettendo davanti a tutto e tutti il rispetto verso coloro che stanno vivendo ore e giorni drammatici e che rischiano di perdere tutto".