Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Primo piano
Analisi tattica Juventus-Lecce: altro passo in avanti ma non bisogna abbassare la guardiaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 00:15Primo piano
di Nerino Stravato
per Bianconeranews.it

Analisi tattica Juventus-Lecce: altro passo in avanti ma non bisogna abbassare la guardia

La prima delle 3 sfide in cui tutti danno la Juventus "obbligata" a vincere è andata. E vittoria è stata. La prestazione è stata bella e convincente, e soprattutto si è avuta la sensazione che sia una squadra in crescendo, che può esprimersi ancora meglio di quanto fatto fin ora. Tudor ha dato concetti semplici ai suoi ragazzi ma da applicare con tanta intensità e sacrificio. Sembra poi che l'ex difensore bianconero abbia poi scelto il suo 11 titolare: l'unica novità di formazione rispetto a Roma nell'1-3-4-2-1 iniziale è quella di Koopmeiners per Weah, con Nico Gonzalez di nuovo a sinistra a tutta fascia. Nella fase di non possesso il film è chiaro: aggressione alta anche correndo qualche rischioKrstovic, pericolo numero 1 dei giallorossi viene lasciato alle attenzioni di Renato Veiga, e tolte le palle inattive, tutti vanno sul riferimento uomo. Proprio da palla inattiva è arrivato il gol che ha regalato un finale di sofferenza in una partita stradominata. Nella marcatura a zona sulla palla arrivata da un calcio di punizione defilato dalla trequarti di destra, la sensazione è che nessuno cerchi di intercettare il pallone, regalando così vita facile a Baschirotto che, va detto, fa un gran gol di testa. Nella fase di possesso gli uomini di Tudor danno la sensazione che il "l'abito" tattico cucitogli addosso gli calzi a pennelloLocatelli si abbassa per costruire, e lo fa bene, come già dimostrato nella precedente gestione Motta.Koopmeiners con due compagni vicino in zona rifinitura da il meglio di se. Lo dimostra subito nel gol dell'1-0 dopo pochi minuti mettendo a segno con un diagonale potente e preciso su assist di Vlahovic. Lo stesso serbo, anche se ancora bloccato in fase realizzativa, sembra invece trovarsi a suo agio da centravanti boa. Consegna anche l'assist del 2-0 a Yildiz. Gol che è la realizzazione del mantra che Tudor recitava da bordocampo ai suoi : PASS AND GO. Thuram conduce palla al piede fino ai 30 metri, chiede un uno due a Yildiz che lo serve di prima in una triangolazione stretta. Il francese sempre di prima intenzione serve Vlahovic che spalle alla porta ad un tocco serve Yildiz che dopo la combinazione con Kephren ha attacccato lo spazio. Il turco di prima intezione mette all'angolo basso a sinistra di Falcone.

L'altra conferma in fase di possesso è l'attacco della profondità dei centrali di destra e di sinistra. Kelly e Kalulu dimostrano di saperlo fare a meraviglia. Anche se nella rifinitura devono migliorare, i tempi di attacco dello spazio sono perfetti. Quello che deve migliorare sicuramente in fase di possesso è l'attenzione in uscita dal basso. Tre errori durante la partita potevano costare cari alla vecchia signora. Due consecutivi di Nico Gonzalez e McKennie sulla doppia occasione nel primo tempo di Krstovic. Entrambi posizionati male con il corpo nella gestione palla concedono al Montenegrino a distanza di pochi secondi una doppia chance. L'altro al minuto 83 è di Thuram. Il francese è troppo molle nella protezione palla e si fa soffiare la sfera. Solo una grande uscita di Di Gregorio evita al Lecce di riaprire la partita qualche minuto prima. Vittoria convincente dunque. Ma adesso c'è bisogno di conferme, e l'obbligatorietà della vittoria deve essere un chiodo fisso di giocatori e allenatore soprattutto nelle prossime due partite.