
Di Livio a RBN: "Tudor ora, ma alla Juve vedo Conte. Via Vlahovic se..."
La Juve sarà protagonista nel giorno di Pasquetta, con la trasferta in casa del Parma. Serve un'altra vittoria per restare in zona Champions League e magari avvicinarsi al terzo posto, considerando che l'Atalanta giocherà contro il Milan. Da valutare le condizioni di Perin, Mbangula, Koopmeiners e McKennie. Intanto Tudor vuole giocarsi le sue carte per la conferma, provando ad allontanare le voci su Conte, comunque legato al Napoli fino al 2027. Sul fronte del mercato da capire se Conceicao verrà riscattato, salvo ribaltoni Vlahovic destinato all'addio, Osimhen potrebbe essere uno degli obiettivi di Giuntoli per la prossima stagione. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Angelo Di Livio.
Sulla scelta di Tudor come sostituto di Motta, chiara la posizione di Di Livio: "Igor è l'uomo giusto per il momento. Non sta facendo grandissime cose, ma portando dei risultati. La Juve deve andare in Champions League, questo è l'obiettivo. La squadra è più aggressiva, più concreta, messa bene in campo, operaia, fatemi passare questo termine che a me piace molto. Per il futuro vedremo. Tutti devono meritarsi la conferma, giocatori comprese. Alla fine della stagione bisogna fare un'analisi generale. I bianconeri devono tornare ad essere competitivi. Sono convinto di Tudor, ma ora ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, sono tutti sotto esame. Il croato deve essere bravo a superare il suo. ". Sul confronto Tudor-Conte: "Tra Igor e Antonio non c'è partita, il salentino è l'emblema del tecnico bianconero. Nella sua testa c'è il desiderio di tornare, anche se non ci dice nulla. La Vecchia Signora si amerà per sempre e lui lo è. A Napoli sta facendo un ottimo lavoro, mi dispiacerebbe se lasciasse i partenopei, ma mai dire mai. Ci sarà un bel giro di allenatori la prossima estate. Conceicao? Se il Porto abbassa le pretese, si può riscattare. Comunque il portoghese non è più quello brillante della prima parte di stagione, quindi dovrà guadagnarsi la conferma. Rispetto all'esonero di Motta, si vedeva che con lui non ci fosse futuro. Se avessero avuto la convinzione, avrebbero dovuto prendere prima la decisione e sotto questo aspetto Giuntoli ha sbagliato".
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