
Brio a RBN: "Tudor aggiusterà la Juve. Motta non è un errore di Giuntoli"
Sergio Brio è intervenuto a Radio Bianconera, nel corso della trasmissione Rassegna Stramba. Queste le parole dell'ex difensore bianconero, oggi portavoce della società presso i tifosi, ai microfoni di Claudio Zuliani.
Intanto il ricordo dello scudetto vinto nella stagione 1985/1986 dai bianconeri: "Abbiamo vinto lo scudetto a Lecce. Io sono nato proprio nella città salentina, come del resto Causio. Il titolo ormai sembrava nelle mani della Roma, ma la sconfitta contro i pugliesi, fu decisiva e cambiò tutto i rush finale. A me, al Barone e allo stesso Conte insultano sempre nella nostra città, malgrado siamo ambasciatori in tutto il mondo di essa, l'abbiamo sempre osannata. Questa è la vita. Quando la Juve va male tutti i nemici si svegliano, mentre quando va bene nessuno parla". Sul momento della Juve: "Tudor rimetterà a posto le cose. Igor è un allenatore di polso, ogni volta che è subentrato ha fatto bene. Non capisco perché non sia stato confermato. Ha fatto bene a Udinese, a Verona, nella Lazio si è scontrato con Lotito, non ci andava d'accordo. Igor ha ottenuto ottimi risultati. Non è casuale la scelta del croato, adatto in questo momento, deve arrivare nei primi quattro posti, obiettivo della società ad inizio campionato. Con soli due punti in più cambierebbe tutto lo scenario della classifica. Sono diverse le squadre in corsa per il piazzamento Champions". Sul futuro: "Questo è un progetto di due/tre anni. Giuntoli ha fatto un ottimo lavoro, diminuendo gli ingaggi, abbassando l'età media della squadra. Bisogna proseguire sulla strada della sostenibilità, anche se questa è una parola poco gradita dai tifosi bianconeri. il dt ha fatto bene anche scegliendo Motta. Chi pensava non si sarebbe ambientato a Torino? Quando ho rinnovato il mio patentino da allenatore, a Coverciano si parlava di Simone Inzaghi e Thiago come dei migliori tecnici in circolazione".
Nel podcast l'intervista integrale







