
Rivoluzione Juve: tre nomi per la panchina del rilancio, c'è anche lui...
La Juventus sta valutando diverse opzioni per la guida tecnica dopo il periodo di transizione affidato a Igor Tudor, incaricato di traghettare la squadra fino al Mondiale per Club. Tra i principali candidati emergono Antonio Conte, Roberto Mancini e Roberto De Zerbi. Ecco un'analisi dei pro e dei contro di ciascuno:
Antonio Conte, il condottiero
Immancabile "lui", a periodi accostato da anni alla panchina juventina. Tra i pro dell'ex capitano bianconero sicuramente ci sono esperienza e successi: Conte ha già allenato la Juventus dal 2011 al 2014, conquistando tre scudetti consecutivi e instaurando una mentalità vincente. Ha ottenuto successi anche con Chelsea e Inter, dimostrando capacità di adattamento a diversi contesti. Conosce profondamente la cultura e le aspettative del club.
Tra i contro di un suo possibile ritorno in bianconero, i rapporti tesi con la proprietà (così si vocifera) e parte dei tifosi: Il suo addio nel 2014 fu segnato da divergenze con la società, il che potrebbe complicare un eventuale ritorno. Stile di gestione intenso: Conte è noto per le sue richieste esigenti sia alla dirigenza che ai giocatori, il che potrebbe portare a tensioni interne.
Roberto Mancini, l'ex avversario
L'ex CT azzurro può vantare dalla sua un palmarès significativo: ha vinto titoli nazionali con Inter (anche se solo dopo Calciopoli) e Manchester City, oltre a guidare la Nazionale italiana alla vittoria dell'Europeo 2020, dimostrando capacità di gestione in contesti ad alta pressione. Ha poi esperienza internazionale: la sua carriera lo ha visto allenare in diversi campionati europei, apportando una visione ampia e diversificata.
Come contro, a differenza di Conte, non ha un passato diretto con il club, il che potrebbe richiedere un periodo di adattamento, e da allenatore dell'Inter non ha mai goduto delle simpatie dei tifosi della Vecchia Signora, specie epr certe sue dichiarazioni pesanti ai tempi di Farsopoli e prima. Stile di gioco meno definito: sebbene efficace, il suo approccio tattico è stato talvolta criticato per mancanza di identità chiara.
Roberto De Zerbi, altra scommessa
Il tecnico del Marsiglia piace per la sua filosofia offensiva: conosciuto per un calcio propositivo e offensivo, ha impressionato con Sassuolo e successivamente con Brighton in Premier League, valorizzando giovani talenti. Innovazione tattica: Porterebbe idee fresche e moderne, potenzialmente rivitalizzando il gioco della Juventus.
Di contro ha un'esperienza limitata a livelli top: non ha ancora allenato squadre con le ambizioni e la pressione della Juventus, il che rappresenta una scommessa. Attualmente sotto contratto con l'Olympique Marsiglia fino al 2027, il suo ingaggio potrebbe risultare complesso e costoso.
La decisione su chi affidare la panchina della Juventus dipenderà da vari fattori, tra cui la strategia a lungo termine del club, le risorse finanziarie disponibili e la volontà di instaurare un progetto tecnico coerente con le ambizioni bianconere.







