
L'ex fischietto Pieri: "Ok le novità ma perché no al confronto arbitri-giornalisti?"
La Lega Serie A ha reso noto che, a partire dalla 30ª giornata di campionato, procederà ad integrare il segnale del VARDict (ovvero le grafiche televisive trasmesse durante controllo VAR) sui maxischermi degli stadi, informando così gli spettatori presenti di un’eventuale revisione del VAR in corso o di un controllo VAR di lunga durata. Inoltre, solo in occasione delle Semifinali e della Finale di Coppa Italia Frecciarossa 2024/2025, partirà la sperimentazione della diffusione del segnale audio dell’arbitro all’interno degli stadi e in televisione. A parlarne a Rai Radio 1 Sport l'ex arbitro Tiziano Pieri: "Diciamo che si sta avvicinando la chiusura del cerchio della necessaria comunicazione degli arbitri col mondo esterno, un percorso necessario per ricevere dai direttori di gara le informazioni necessarie a motivare tutte le scelte prese in campo. Ne beneficerà il pubblico, ma anche i componenti delle panchine, che già oggi usano tablet e telefonini per guardare quello che viene trasmesso in tv. Ci sarà ancora più trasparenza, e quando c’è trasparenza è sempre una cosa positiva”.
Ma avverte: "Una cosa però è necessaria, ovvero che tutti gli arbitri siano in grado di affrontare questo ulteriore passo. C’è da capire se li stanno preparando a questo percorso comunicativo che comunque terminerà necessariamente nel rapporto con i mass media. Ora gli arbitri parleranno al pubblico, ma perché negare ancora un confronto diretto della classe arbitrale coi giornalisti per analizzare le varie decisioni? Non capisco perché questa campana di vetro venga tolta a spicchi e non totalmente. Così facendo l'AIA lascia spazio a altri, che magari comunicano in modo errato. Sono anni che propongo una conferenza stampa dell’Aia in cui vengano spiegate le decisioni prese in campo, anche perché chi credeva che l’introduzione della Var azzerasse le polemiche, era un illuso. Dietro al Var ci sono persone, e le persone possono sempre sbagliare, è per questo che è necessaria la trasparenza. Solo con le spiegazioni gli errori vengono accettati".







