
Ieri per Tudor discorso al gruppo e poi ai singoli, il metodo Motta è un ricordo
Come riportato da Tuttosport, ieri l'allenamento della Juventus, il primo sotto la guida di Igor Tudor, ha mostrato già le prime nette differenze tra la vecchia e la nuova gestione in casa bianconera: "Eccolo, per esempio, che batte un cinque di corsa a un centrocampista che lo ha convinto per impegno e profitto in un recupero - scrive Marco Bo - Ieri non a caso l’allenatore ha iniziato con poche parole al gruppo ristrettissimo per forze di causa maggiore (a parte hanno lavorato ancora Douglas Luiz e Cambiaso), ricordando l’importanza del significato di indossare la maglia della Juventus, per poi iniziare con gli incontri tu per tu. Dove ha rassicurato i giocatori sulle sue intenzioni, ribadendo loro che salvo eccezioni non verranno schierati in posizioni diverse da quelle per cui sono stati presi o sono abituati a disimpegnarsi da sempre. Dunque aspettiamoci una Juventus che scenderà in campo con una garra diversa, in cui anche la corsa e l’intensità avranno un ruolo più marcato se non addirittura centrale. Puntando sulla disponibilità a dare il 110% da parte di chi, in settimana, verrà spronato in un clima completamente diverso: dove si può anche sorridere e magari sdrammatizzare con una battuta.
Per farlo non bisogna avere paura di sporcare il proprio ruolo. Igor non lo vuole riempire con dogmi o ideologie tattiche ma con lo spirito di gruppo. Si crea con una linea retta e parallela al terreno, che nasce guardando non dall’alto in basso, ma mettendosi allo stesso livello di chi ti sta di fronte. Questa dovrà essere la nuova forza Juve".







