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La nuova Juve di Tudor: modulo, interpreti e la rinascita di Dusan VlahovicTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 23 marzo 2025, 13:34Primo piano
di Fabiola Graziano
per Bianconeranews.it

La nuova Juve di Tudor: modulo, interpreti e la rinascita di Dusan Vlahovic

L'imminente esonero di Thiago Motta e il conseguente arrivo di Igor Tudor sulla panchina della Juventus comporterà alcune modifiche significative nell'undici titolare bianconero che scenderà in campo nelle prossime nove partite di Serie A.

Il primo sostanziale cambiamento si registrerà nel modulo. Nella sua carriera infatti, Tudor ha quasi sempre schierato i suoi calciatori con un 3-4-2-1, che dovrebbe essere riproposto anche nella nuova Juve.

In difesa, i tre prescelti dovrebbero essere Federico Gatti, Pierre Kalulu e Renato Veiga, alle spalle dei quali la porta verrà difesa da Michele Di Gregorio.

A centrocampo, vanno verso la riconferma Manuel Locatelli e Khephren Thuram che agiranno come interni, mentre sulle corsie esterne le prime scelte dovrebbero essere Timothy Weah e Andrea Cambiaso, con Francisco Conceicao e Weston McKennie pronti a subentrare a gara in corso.

Sulla trequarti, l'inamovibile Kenan Yildiz dovrebbe essere affiancato da uno a scelta tra Teun Koopmeiners, Nico Gonzalez e Douglas Luiz.

Nel ruolo di unica punta indiscussa invece, dovrebbe tornare Dusan Vlahovic, sul quale lo stesso Tudor pronunciò parole al miele quando era l'allenatore del Verona. All'epoca infatti, alla vigilia del match contro il Napoli, a chi gli chiedeva se Victor Osimhen fosse l'attaccante più forte della Serie A, rispose senza troppi giri di parole: "No, Osimhen è un giocatore forte, ma è più forte Vlahovic". Pertanto, è facile ipotizzare con Tudor la rinascita del centravanti serbo, inspiegabilmente relegato al ruolo di mero panchinaro da Thiago Motta, per ragioni ancora ignote ai tifosi della Vecchia Signora.

Per un Vlahovic che ritorna in auge però, potrebbe esserci un Randal Kolo Muani confinato al ruolo di riserva, dopo essere stato convinto a trasferirsi a Torino proprio da Thiago Motta, suo principale estimatore nel mondo bianconero.