Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Editoriale
Non chiamatela illusione, è una possibilità per la quale combattere fino alla fineTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:07Editoriale
di Vincenzo Marangio
per Bianconeranews.it

Non chiamatela illusione, è una possibilità per la quale combattere fino alla fine

Il cammino è ancora molto lungo, ma la strada imboccata potrebbe essere quella giusta. Tra la Juventus e il sogno scudetto ci sono 6 punti e tre squadre. Missione impossibile? Solo se non ti chiami Juventus. Certo, in tanti di voi penseranno (e anche giustamente) che dipende a quale versione di Juventus facciamo riferimento, fosse stata la versione cannibale di un tempo allora sarebbe stata una passeggiata ma parliamo di una squadra in totale ricostruzione che ha vissuto una stagione fino ad ora estremamente deludente, una squadra che è riuscita a farsi buttare fuori dalla Champions dal Psv e dalla Coppa Italia dalla versione rimaneggiata dell'Empoli. Da questa prospettiva capisco chi pensa che lo scudetto sia quasi una bestemmia, ma se la si guarda alla versione campionato che racconta di una Juventus reduce da 5 vittorie consecutive forse tanto bestemmia non è.

Non è un'illusione è una possibilità nella quale un club come quello bianconero è quasi obbligato a credere, lo dice la storia e la mission di un club che non ha mai lottato per partecipare e non deve certo cominciare e farlo adesso. Basta crederci per raggiungere il sogno? Ovviamente no, per i motivi sopra citati: la distanza dalla vetta è ancora di sei punti e ci sono tre squadre da rimontare. Ma non è impossibile soprattutto perché davanti nessuno corre, nessuno appare irraggiungibile e ognuno ha problemi da risolvere. L'Inter ha tre obiettivi ancora su cui lavorare, significa partite in più, minutaggio supplementare nelle gambe e nella testa dei giocatori al netto di una condizione non al top e con qualche infortunio di troppo. Il Napoli ci mette ritmo e ha un allenatore che sa spingere la macchina al massimo ma non può fare miracoli, nessuno ci riesce. E in attacco la squadra di Conte fa molta fatica a fare gol soffrendo più del dovuto le gare casalinghe, sarà interessante vedere come si comporta con la pressione che arriva alle spalle mentre si cerca di raggiungere la vetta. Neanche l'Atalanta scoppia di salute. Gasperini sta mantenendo a fatica i cocci di un vaso che lui stesso ha rotto, buttandolo giù il giorno prima della sfida con il Barcellona quando ha attaccato la sua stessa proprietà e calpestando i cocci quando si è scagliato contro il suo più decisivo attaccante. E i pareggi scialbi casalinghi ottenuti contro Cagliari e Venezia nelle due ultime apparizioni al Gewiss Stadium sono la prova di uno stato di forma non eccelso.

La Juventus, dal canto suo, soffre la rottura tra tifoseria, squadra e società, per non parlare di una distanza risaputa (e in parte ricucita) tra giocatori e allenatore, ma basterebbe battere in casa l'Atalanta, intanto, per ridurre il numero di squadre da rimontare in classifica e magari con meno distacco. Sia chiaro, è evidente che non dipende soltanto dalla Juventus che può solo (deve) fare la propria parte con zero margini di errori e zero jolly da giocarsi tra le mani. Serviranno nervi d'acciaio, spirito di squadra e determinazione. Un paradosso poter credere allo scudetto al tramonto di una settimana che ha registrato due cocenti delusioni, ma le potenzialità per ottenere quasi il massimo dalle prossime undici partite c'è e sarebbe delittuoso non provarci. Che senso ha accontentarsi di stare tra le stelle quando si può provare ad andare sulla Luna? Non è un'illusione, perché in fondo tutti sanno che sarebbe un'impresa e non una palpabile possibilità, quindi non dovesse succedere, la rincorsa avrebbe quantomeno l'effetto di spingere la Juventus nell'obiettivo minimo, il premio di consolazione chiamato posto in Champions.

Ultima considerazione: il primo scudetto dei nove, quello targato Conte, non aveva basi molto diverse da quello che sta facendo Motta. A questo punto della stagione quella Juve aveva solo un punto in più rispetto a questo, stesso numero di pareggi (13) e 0 sconfitte a dispetto dell'unico ko rimediato da Motta. Insomma, sicuri sia un sogno proibito?