Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Editoriale
Peggiorano tutti
ieri alle 00:01Editoriale
di Mirko Nicolino
per Bianconeranews.it

Peggiorano tutti

Dopo sette mesi la Juventus è una squadra fragile, in balìa delle partite e con tante individualità che hanno ormai intrapreso un percorso negativo

La Juventus rimedia contro il Benfica la seconda sconfitta nel giro di pochi giorni. Alla fine, considerato che il pari contro il Bruges aveva ormai chiuso le porte a una qualificazione diretta agli ottavi di Champions League, il KO contro i lusitani non incide in altro che sul posizionamento in chiave sorteggio playoff dei bianconeri. Insomma, un KO quasi indolore ai fini del prosieguo del torneo, anche se posizionarsi più in alto possibile avrebbe consentito di giocare lo spareggio di ritorno in casa.

Al di là di questo, però, è un tonfo che ha un significato importante in questo momento storico della Juventus, una squadra che continua a non imparare dagli errori e che peggiora in troppe individualità. Se fino al Milan si era avuta l’impressione che il lavoro di Thiago Motta stesse facendo salire di livello il gruppo e la qualità delle prestazioni, le ultime gare lasciano quasi un senso di impotenza.

No, aver fatto bene i primi 45 minuti contro il Napoli conta meno di zero se per i restanti 135 minuti hai commesso gli stessi errori che si sono visti già nei mesi precedenti, con o senza assenze importanti, contro avversari più bravi e meno bravi. È una squadra monocorde, che abbassa la testa e carica come senza guardare se sta andando contro un muro o meno. Non si leggono le situazioni della partita, all’interno della quale si giocano anche più partite, e alla fine alla prima difficoltà il gruppo crolla.

La Juventus continua a surclassare gli avversari dal punto di vista del palleggio, ma in percentuale le occasioni da gol create sono al limite dell’imbarazzo. Il possesso palla bianconero è sterile, spesso fine a se stesso e non porta se non in poche occasioni a sviluppi e finalizzazioni pericolose. È evidente che se non hai sviluppato granché nel giro di quasi sette mesi, non puoi fare miracoli nei prossimi quattro, ma il rischio forte è quello di trasformare un’annata di sofferenza in qualcosa di disastroso.

Ci sono troppe cose che non tornano e ad oggi la Juventus ha avuto quasi più capitani che vittorie. Posto che la gestione dello spogliatoio è fatta di dinamiche che si conoscono solo all’interno, se i risultati non arrivano è anche perché qualcosa non sta funzionando anche dal quel punto di vista. In questa occasione hanno deluso molto Gatti e Weah, nell’insolito ruolo di terzino, ma è naufragato anche Locatelli, così come non hanno inciso Vlahovic e Yildiz. Se vogliamo aggiungere i vari Cambiaso, Koopmeiners e Douglas Luiz, sono tanti i calciatori che stanno peggiorando rispetto alle prestazioni precedenti e alle aspettative, ma le responsabilità non possono mai e poi mai essere di una sola persona.

Non posso dunque non fare mie le parole di Alex Del Piero nel post-partita di Sky: "La Juventus è disordinata e disattenta. Ha bisogno di essere aiutata, non solo dall'allenatore, ma anche dalla società".