La gestione della Juve è problematico nel presente ma non per il futuro
Come temuto il mese di gennaio si è rivelato molto problematico per un calendario particolarmente complicato mentre col mercato invernale la dirigenza ha operato per colmare alcuni vuoti causati durante l'autunno sia da infortuni che dalla ricerca di un giusto assemblaggio che non si è verificato al meglio. Le opinioni e le analisi sono state esposte da molti addetti ai lavori nel mondo del calcio ma, a mio parere, spesso non con il giusto equilibrio. Come è chiaro che la stagione calcistica si sta rivelando deludente in rapporto al rango della Società Bianconera allo stesso tempo si è assistito ad alcune gare nelle quali sono emersi anche note positive in base alla programmazione rivoluzionaria dal punto di vista tecnico e da quello gestionale-economico in una visione più ampia. Un'altra verità emersa è quella riguardante il tempo necessario per realizzare gli obiettivi per raggiungere i quali non poteva essere sufficiente la pur consistente rifondazione della scorsa estate. Restano ancora modifiche da apportare durante i prossimi mesi di luglio ed agosto per vedere una squadra compatta e più funzionale tra i reparti con entrate ed uscite in linea col progetto ideato. Come sostenuto fin dall'inizio i tre obiettivi erano e restano la Sostenibilità la Competitività ed il "NOI" in sostituzione dell'IO che per diversi anni era prevalso.
A dire il vero negli ultimi tempi sono apparse alcune ombre che stanno preoccupando comprensibilmente la tifoseria che vorrebbe vedere i frutti di molto lavoro al più presto ma purtroppo è richiesta maggiore pazienza e fiducia. Affinchè tali tempi siano alquanto brevi è fondamentale come si suol dire remare col sincronismo ed armonia giusta e non dovrebbero infiltrarsi motivi di tensione lesivi dell'ottimismo che mai ha è venuto meno dal mio punto di vista. L'ultimo infortunio di un insostituibile Kalulu ha causato l'ultima amarezza contro il Benfica e si spera che fino al giorno 3 febbraio alcuni innesti o alternative possano far trascorrere i mesi che mancano nella maniera degna di una Società unica nella storia per vittorie ed esternazioni adeguate. Se fosse necessario rivedere anche qualche convinzione tattica mi aspetto( con fiducia) che questo sforzo venga effettuato. Intanto la partita più dura è come si dice la prossima con l'Empoli ,una formazione imprevedibile per tutti e soprattutto nel presente per la Juventus attuale ancora alla ricerca di una continuità tranquillizzante per poter lavorare con maggiore serenità interna. Si perchè anche febbraio prevede confronti probanti ma chiarificatori definitivamente dello stato dell'arte