Professionismo femminile, il Governo non rifinanzia il fondo. Ed è polemica
Brutta tegola per il professionismo femminile. Il Governo infatti ha deciso di non rifinanziare il fondo triennale per lo sport femminile che era stato istituito nel 2020 attraverso il cosiddetto decreto Nannicini e a cui aveva aderito solo la FIGC con l’introduzione del professionismo nella Serie A Femminile. Un fondo che sia la presidentessa della Divisione Serie A Femminile Professionistica Federica Cappelletti sia l’Associazione Italia Calciatori (AIC) avevano fortemente chiesto di rifinanziare.
"La maggioranza di destra ha bocciato l’emendamento per rifinanziare il fondo per lo sport professionistico femminile, ma ciò che manca davvero è la visione. Ad accedervi in precedenza era stata la sola FIGC, ma in tre anni non è stato fatto nulla per rendere il calcio femminile sostenibile: nessuna strategia su sponsor, diritti tv e pubblico negli stadi. - ha detto l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle e leggenda del calcio femminile Carolina Morace -. Mentre in Inghilterra partner privati come Barclays investono milioni, in Italia si è solo sprecato tempo prezioso. Ora il calcio femminile deve ripartire da se stesso per non restare indietro rispetto al resto d’Europa. Serve progettualità, non promesse vuote".