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tmw / juventus / Editoriale
Col Bologna potrebbe già essere gara decisiva
ieri alle 00:05Editoriale
di Mirko Nicolino
per Bianconeranews.it

Col Bologna potrebbe già essere gara decisiva

La classifica di Serie A è corta ma non vincere sabato complicherebbe ulteriormente i piani della Juventus, per cui il 4° posto è vitale

Qualche buona notizia per Thiago Motta c’è: sabato contro il Bologna tornerà a disposizione Dusan Vlahovic e con ogni probabilità anche Vasilije Adžić, che quantomeno andrà ad allungare la panchina, che nelle ultime settimane è stata composta prevalentemente da NextGen e Primavera. L’assenza del centravanti serbo, seppur fin qui non avesse avuto numeri da bomber assoluto, si è fatta sentire onestamente. Il tecnico italo-brasiliano ha più volte dichiarato che l’attaccante possono farlo diversi elementi della rosa bianconera, seppur con caratteristiche diverse, ma il campo ha detto che nessuno è risuscito nemmeno a tenere impegnato un difensore avversario. Così, la squadra già sterile di inizio stagione, è diventata ancora più innocua nei confronti delle difese avversarie e pur difendendo molto bene, un golletto di tanto in tanto lo subisce.

Il risultato sono altri pareggi che hanno tenuto la Juventus a galla sia in coppa sia in campionato, ma solo perché la classifica nelle parti alte è abbastanza corsa. Nonostante sia imbattuta, la Vecchia Signora è sesta in classifica a -6 dalla vetta e a -2 dal quarto posto, l’obiettivo dichiarato nei giorni scorsi (ma non che fosse un mistero) da parte del direttore sportivo Cristiano Giuntoli. Se, però, è vero che sia tutto ancora aperto, contro il Bologna sabato è troppo importante per i bianconeri. Non battere i rossoblu, oltre alla certificazione dell’essere fuori dalla lotta per il titolo, potrebbe rendere ancora più difficile la lotta per qualificarsi alla Champions League.

La concorrenza è agguerrita e al momento Napoli, Inter e Atalanta sembrano avere qualcosa in più rispetto alla squadra di Motta e un posto nella prossima Champions League spetterà loro di diritto. Da capire cosa succederà con il ranking Uefa, che potrebbe dare anche quest’anno cinque posizioni nella coppa che conta di più, ma la Juve non è in condizione di fare calcoli. La Fiorentina al momento è sopra e ha una partita in meno, la Lazio non vuole mollare e alle spalle della Signora c’è anche un Milan che seppur a corrente alternata sembra avere le carte in regola per rientrare nella lotta per le prime quattro posizioni.

Quello della Juventus è ovviamente un progetto nuovo e di conseguenza ci sono tutte le attenuanti del caso. Tecnico al lavoro da pochi mesi, tanti calciatori nuovi (alcuni si chiedono se non fosse il caso di ritoccare la rosa che era arrivata terza vincendo la Coppa Italia anziché quasi azzerarla) e tanti infortuni che non hanno sicuramente reso semplice il lavoro degli staff. Sta di fatto che il piano industriale prevede ogni anno la qualificazione alla Champions pena un ammanco di 150 milioni circa che significherebbe un nuovo azzeramento del progetto con conseguente ridimensionamento. Con tutte le attenuanti del caso, dunque, che non sono però “scusanti”, questa Juventus deve andare in Champions a ogni costo. Le narrazioni le lascio volentieri ad altri, perché c’è un fuoco amico che le alimenta per portare acqua al proprio mulino, mentre la parte avversa le alimenta perché a loro alla fine converrà sempre una Juve simpatica e non vincente.