Juve-Arthur anatomia di un flop: a gennaio sarà addio

I problemi della Juve in questo momento sono legati soprattutto all'emergenza difesa, ma che fine ha fatto Arthur? Il brasiliano vive una situazione quasi paradossale: fuori rosa, ma nella lista Champions. Dopo il prestito alla Fiorentina, ritorno a Torino, ma non si allena con i compagni della prima squadra. L'ex viola è un separato in casa di lusso, basti pensare che il suo ingaggio è di 5 milioni netti l'anno e il contratto scade nel 2026. Il giocatore sperava una nuova vita in bianconero, invece con l'arrivo di Motta è finito fuori dal progetto, senza rientrarci, come invece è accaduto per McKennie. Il suo agente Pastorello sin da subito aveva ha ribadito lo status di Arthur, ma in estate non si è riusciti a cederlo. Sotto questo aspetto, l'ingaggio elevato è condizionante. A gennaio Giuntoli dovrà cederlo, senza se e senza ma.

Il centrocampista si sente un giocatore da club importante. L'ipotesi più plausibile è un prestito, difficile trovare un club disposto a prenderlo a titolo definitivo. Tra le possibili destinazioni il campionato turco o il ritorno in Brasile. Comunque sia, nel nuovo anno sarà divorzio. Arthur fu acquistato nel 2020 dal Barcellona per 72 milioni, più 10 di bonus, con Pjanic ceduto ai blaugrana a 60, cui si aggiunsero 5 di incentivo. Altri tempi, dirigenza diversa, politica opposta a quella di oggi. Sostenibilità senza pregiudicare la competitività, è il binario sul quale viaggia il nuovo management da quando, a gennaio dello scorso anno, si insediò. Abbassare i costi è l'imperativo, di conseguenza tetto ingaggi come necessità. L'obiettivo del business plan è di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2026/2027.