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Puglisi (agente Savona) a BN: “Nicolò è alla Juve grazie a impegno e serietà. Nazionale? Gli ho detto della convocazione e pensava scherzassi…”TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 16:10Primo piano
di Matteo Barile
per Bianconeranews.it

Puglisi (agente Savona) a BN: “Nicolò è alla Juve grazie a impegno e serietà. Nazionale? Gli ho detto della convocazione e pensava scherzassi…”

I microfoni di BN hanno interpellato l'agente di Savona, che ci ha detto la sua sull'eventualità che il difensore possa essere capitano della Juventus

La stagione 2024-2025 doveva essere quella del definitivo salto nei grandi. Del resto, l’ottimo biennio trascorso nei ranghi della Next Gen, in cui si è alternato sia come terzino destro che come centrale difensivo, lasciava presagire questo scenario. Tuttavia, ciò che Nicolò Savona non poteva sapere era l’entità di questo salto. Quella che poteva essere l’annata di crescita lontano dalla Juventus si sta clamorosamente trasformando in un’ulteriore importante evoluzione a tinte rigorosamente bianconere. Dopo aver trascorso l’intera trafila all’interno dei settori giovanili di Madama, il classe 2003 si sta imponendo anche in Prima Squadra a suon di prestazioni attente, diligenti e pungenti. Questa crescita ha impressionato tutti, perfino Luciano Spalletti: il CT della Nazionale ha deciso di concedere a Savona la gioia della prima convocazione in azzurro. A giudicare da come sta bruciando le tappe, si potrebbe parlare di un cammino in discesa per questo ragazzo. Ma non è così. A dirlo in ESCLUSIVA ai microfoni di Bianconera News è il suo procuratore, Michele Puglisi. Di seguito, proponiamo il contenuto dell’intervista con la persona che ha seguito il difensore nato ad Aosta e arrivato prima alla Juventus e ora in Nazionale grazie al suo spirito di sacrificio e disponibilità.

Come valuta fino a questo momento la stagione di Nicolò?

Indubbiamente la valuto in maniera molto positiva. Siamo “solo” agli inizi, nel senso che non è proprio l'inizio della stagione, però penso che ci sia ancora tanto tempo perché la stagione finisca. Per questo primo periodo onestamente sono contento di quello che Nicolò sta facendo, ma soprattutto di come lo sta facendo. A oggi, sapendo che bisogna lavorare ancora tanto, penso che stia facendo un buon percorso”.

Qualche tempo fa Nicolò ha detto che non si aspettava di partire così forte in questa stagione. A differenza sua, Lei si immaginava una partenza sprint di Savona oppure tale avvio L’ha sorpresa?

Io penso che si debbano scindere i due aspetti. Credo che Nicolò si riferisse a una partenza forte, relativa all'ambiente, al livello e al tipo di squadra in cui è entrato. Proprio per questo oggi, onestamente, questo ci fa pensare che lui abbia fatto sicuramente una partenza sprint. Dal mio punto di vista bisogna fare qualche ragionamento diverso. Per quanto penso che il giocatore sia un profilo importante, io mi aspettavo potesse tener botta a un livello di questo genere. Dopodiché bisogna essere anche realisti e probabilmente quest’inizio è stato il migliore possibile. In ogni caso, sono contento perché ha fatto e sta facendo bene”.

Lei parlava di ragionamenti diversi da fare in merito alla crescita del Suo assistito. A che tipo di ragionamenti si riferisce nella fattispecie?

Io da agente, faccio delle valutazioni diverse, magari non nell’immediato, ma un po’ più a lungo termine. Se qualcuno me lo avesse chiesto, già a inizio anno avrei detto che Savona sarebbe stato parte del gruppo nonostante la sua giovane età. Probabilmente lui ha bruciato un po’ le tappe nel farlo sin da subito”.

Quali sono, secondo Lei, gli elementi che hanno indotto Nicolò a bruciare le tappe e ad avere sicuramente un inizio molto impattante in questa stagione?

Io credo che Nicolò abbia intrapreso da tempo un percorso che, in ogni stagione, è aumentato a livello di step di crescita da seguire. Detto questo, io penso che sicuramente lui sia stato bravo a cogliere l'occasione e a lavorare in un modo veramente importante, seguendo ciò che vuole l’allenatore e mettendoci impegno e serietà. Questo ha fatto sì che, con estrema naturalezza, anticipasse quello che ci si aspettava potesse maturare in più tempo. Parliamo di Juventus, quindi un livello top sotto tutti gli aspetti: principalmente sotto l'aspetto della pressione che si ha e sotto l'aspetto del blasone del club, che impone che le partite vadano vinte o, quantomeno, si debba cercare di vincerle”.

Una delle caratteristiche che Nicolò manifesta, al di là della sua bravura calcistica, è questa sua lucidità, dimostrando di essere sempre sul pezzo e di dare concretamente una mano a Thiago Motta sia da un punto di vista tattico e tecnico che di abnegazione. Tra l'altro è un aspetto che Nicolò aveva sottolineato in una recente intervista, associandolo soprattutto allo studio accademico, che lui sta portando avanti al di là del percorso calcistico. Questa è la caratteristica principale che ha permesso a Nicolò di sbocciare in Prima Squadra?

Assolutamente sì. Io credo fermamente che ci sia tanto del suo approccio alla vita privata. Nell’ultimo mese e mezzo o due mesi sono capitate tantissime cose. Tuttavia, la sua forza è quella di aver affrontato tutto con grande gioia e con grande spensieratezza, ma anche con grande serietà: è questo il modo di affrontare la sua vita. Io penso realmente che cosa da parte sua sia vincente”.

Lei ha fatto riferimento a questo modo che Nicolò ha di approcciare la vita e che poi si riflette anche all’interno degli allenamenti che chiaramente da quest'anno sono diretti da Thiago Motta, il quale ha dimostrato subito di non avere timore reverenziale nel lanciare Nicolò in campo. Ci può raccontare cosa si sono detti i due, quando si sono interfacciati per la prima volta? Come ha fatto Savona a conquistare un allenatore comunque sia molto esigente come l'italo-brasiliano?

Non so cosa si siano detti, bisognerebbe chiederlo ai ragazzi. L'unica cosa che posso dire è che sin da subito il mister si è immediatamente rapportato non solo con Nicolò Savona, ma anche a tutti i giocatori giovani in un modo assolutamente positivo, tenendoli in considerazione realmente: questo, secondo me, fa un po’ la differenza. Penso che Thiago Motta abbia subito tenuto conto dei giovani messi a disposizione dal direttore e dalla società negli anni. A mio avviso li ha valutati e li ha spronati in certe occasioni attraverso dei metodi volti a far capire loro dove si trovano, puntando fortemente sul potenziamento di aspetti legati al ritmo e all’attenzione. Il livello della prima squadra della Juventus è alto e impone un sensibile miglioramento. Dal canto loro i ragazzi, e più nello specifico Nicolò, probabilmente sono stati bravi a capire i messaggi dell'allenatore, sia quelli tecnici che quelli tattici, ma anche quelli di insegnamento, attitudine al lavoro e di sacrificio".

In questo inizio di stagione Thiago Motta ha dimostrato di non avere propriamente un leader specifico, tant'è vero che, per esempio, la fascia di capitano ha girato molto. Tenendo in considerazione l’abnegazione, la lucidità e la serietà che Nicolò sta mostrando durante gli allenamenti e durante le partite, sarebbe sorprendente per Lei ricevere la notizia di un Savona capitano della Juventus già in questa stagione oppure è un passaggio un po’ troppo immediato per un ragazzo alla sua prima annata tra i “grandi”?

Bisogna sempre sognare, ma al contempo è giusto anche essere equilibrati. Credo che Thiago Motta abbia un'idea sul concetto della fascia di capitano. Sembra chiaro che voglia far girare la fascia in base a suoi svariati pensieri che, probabilmente, sono figli della settimana di lavoro e atteggiamenti. Credo altresì che questo discorso riguardi una cerchia di giocatori che, comunque, hanno un bagaglio di esperienza sotto tutti i punti di vista differente da quella di Nicolò. Probabilmente Savona non deve caricarsi di un certo tipo di responsabilità".

Faccio quest'altra domanda più legata a una proiezione futura di crescita calcistica di Nicolò: Savona si sta distinguendo come esterno basso sulla fascia destra. È questa la posizione in cui può diventare un giocatore importante per la Juventus e magari anche per la Nazionale oppure Lei vede anche una possibilità di evoluzione anche in un altro ruolo? Per esempio, qualche tempo fa Nicolò ha detto pubblicamente di essere disponibile anche a giocare come difensore centrale…

In virtù delle sue caratteristiche, penso che sia in un momento di carriera anagrafico e fisico in cui può consolidare bene il ruolo che sta interpretando. Detto questo, credo che possa mettersi a disposizione per fare anche un altro tipo di ruolo. Probabilmente con il tempo, l'esperienza, la crescita fisica e con l'abitudine a certi carichi di lavoro potrà essere impiegato anche in un ruolo differente. Poi sappiamo tutti che in questo calcio non è tanto un discorso di ruoli, ma magari più un discorso di interpretazione del ruolo in certe zone di campo”.

Abbiamo accennato il discorso relativo alla Nazionale. L’ottimo inizio di stagione è valso la prima convocazione in azzurro, il che conferma come il Suo assistito stia bruciando le tappe in fretta. Qual è stata la prima sensazione a caldo del calciatore?

Ha provato una felicità assoluta nel ricevere questa notizia, che lo ha molto stupito. Si poteva pensare di avere in testa un'eventuale futura possibilità perché questo potesse avvenire, invece è arrivata anche velocemente. Questa notizia costituisce (si aggiunge alle) una delle tante ottime notizie che questo periodo gli sta riservando".

Come ha appreso questa notizia?

Ci ho pensato personalmente. L'ho chiamato e io gliel'ho posta come battuta: pensava scherzassi, ma poi ha capito che era tutto vero”.