Giusto non fare sconti a nessuno. Ma questa Juve meriterebbe qualche carezza in più

Poteva andare meglio? Certo che si, ma il pareggio con la Roma non può essere che visto come una frenata in un percorso appena cominciato e con una squadra completata da appena una settimana. Insomma nessun problema, se non il rammarico di non aver trovato la terza vittoria consecutiva, e aver perso ( per quel che conta alla terza giornata) la vetta solitaria della classifica.

Tutto nella logica, perché se battere Como e Verona non doveva esaltare nessuno, cosi il nulla di fatto casalingo di domenica sera non deve abbattere e neppure ridimensionare. Il progetto è in fase embrionale, si è deciso di rivoluzionare la rosa in una sola sessione di mercato, mettendo nella mani di un allenatore nuovo, altro aspetto da non dimenticare mai, una squadra capace di lottare nel presente ma che ha il primario obiettivo di gettare basi solide per il futuro. Progetto, appunto, e non all in su una singola stagione.

Dopodichè la delusione per una singola partita ci sta, è logica e normale, i processi, gli allarmi e la ricerca estrema della polemica no. Thiago, ottimo allenatore ma non infallibile, ha sbagliato qualcosa nella lettura della gara, dove è stato molto bravo forse più per paura che non per meriti, De Rossi, tanto che iniziata la ripresa ha subito inserito maggiore qualità. Alzando l’impegno si alza l’asticella, serve più qualità dei singoli e maggiore esperienza. Nessuna bocciatura per i giovani, ma la consapevolezza che i Koopmainers, i Gonzalez, i Conceicao, i Luiz, hanno una valenza maggiore rispetto ad altri elementi della rosa.

E questo cominceremo a vedere al rientro dalla sosta, con una rotazione maggiore visti anche gli impegni in Champions, ma con una qualità sempre alta. Qualità che deve dare, perché ne ha e tanta, Vlahovic, finito nel mirino della critica dopo la gara con i capitolini. Dusan deve stare sereno. I gol sono il suo pane, deve migliorare l’aspetto tecnico e soprattutto della serenità nel corso della gara. Forse l’assenza di una vera alternativa, in attesa del recupero di Milik, lo carica da un lato ma lo rende privo di concorrenza reale che in una squadra serve sempre.

Tranquillità che ha trovato Gatti, con una fascia di capitano che lo ha da un lato responsabilizzato, e dall’altro caricato come non mai. La coppia di centrali al momento garantisce stabilità sicurezza e affidabilità, davanti a Di Gregorio ancora poco impegnato, per fortuna, ma sempre più sicuro tra i pali e nelle uscite.

La sosta consentirà a Motta di tirare la prima linea. Sette punti in tre partite con una squadra di fatto incompleta sono un ottimo bottino, ma da Empoli in poi si apre una seconda fase dove le partite saranno molto più simili a quelle di domenica scorsa che non alle prime due. E anche i tifosi devono stare sereni e possibilmente “ calmi “ Siamo agli albori di una nuova Juventus che ancora non ha emesso i suoi primi vagiti. E ha ragione il nostro amato Capitano Del Piero quando sottolinea come alla Juve non esistono tempi di attesa, ma è innegabile che a questa nuova realtà dobbiamo dare il tempo di crescere, capire, e realizzare bene cosa vuol dire “ essere nella Juve” 

La strada è quella giusta, ma i paragoni con il passato e alzare il livello delle pressioni, non fa certamente bene alla nuova creatura bianconera che oggi merita qualche coccola in più.