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Obiettivo scudetto 24/25: quante possibilità ha la Juventus?TUTTO mercato WEB
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mercoledì 28 agosto 2024, 08:00Altre notizie
di RBN Redazione
per Bianconeranews.it

Obiettivo scudetto 24/25: quante possibilità ha la Juventus?

Per qualcuno è l’anno della possibile svolta dopo campionati di estrema sofferenza, di penalizzazioni dovute a fatti extra-campo e di mancate qualificazioni alle coppe europee. Anzi, sono proprio in molti a pensare che la stagione 2024/2025 sarà quella giusta per il rilancio definitivo della Juventus. 

La Vecchia Signora, infatti, ha deciso di rivoluzionare la squadra,  a partire dall’allenatore ma anche dalla cessione di alcuni giocatori chiave delle passate stagioni, ora considerati non più utili al progetto bianconero. Certo è che l’obiettivo Scudetto, del tutto alla portata del club di Torino, potrebbe essere messo in discussione dall’enorme mole di impegni da sostenere: oltre alla Serie A, infatti, ci saranno la Champions League, la Coppa Italia, la Supercoppa Italiana e il Mondiale per Club. Insomma, non propriamente una passeggiata. 

Calciomercato e possibile rosa 2024/2025

Ma, come detto, la parola chiave della società è “Rivoluzione”, sotto tanti punti di vista. A partire da quello della rosa, con un calciomercato fatto per depurare la squadra dagli elementi considerati non più utili al progetto e per guadagnare i soldi necessari, anche vendendo veri e propri gioiellini, per investire in nuovi volti, molti dei quali provenienti da campionati esteri. Partendo dal capitolo cessioni, non si possono certamente non citare le partenze di Matias Soulé, andato alla Roma per oltre 25 milioni di euro, e di Dean Hujisen, ora al Bournemouth, per 15 milioni e mezzo. 

Ceduti anche altri giovanissimi, come Iling-Junior all’Aston Villa per 14 milioni, Moise Kean, a titolo definitivo alla Fiorentina per 13 milioni e Koni De Winter, ora al Genoa (8 milioni). Hanno salutato la maglia bianconera anche Kaio Jorge, Gianluca Frabotta, Alex Sandro e Adrien Rabiot, questi ultimi due svincolati. In compenso, gli investimenti fatti sono di enorme portata. Basti pensare a Douglas Luiz, arrivato dall’Aston Villa per oltre 51 milioni, oppure a Képhren Thuram, prelevato dal Nizza per 20 milioni. Cruciali anche gli acquisti di Juan Cabal, arrivato dal Verona per 13 milioni, e di Di Gregorio, in prestito oneroso dal Monza per 4 milioni e mezzo. 

Attenzione, infine, alla partenza di Federico Chiesa, che potrebbe servire per monetizzare ulteriormente e rimpinguare il bilancio. Intoccabili, almeno per ora, rimangono i vari Danilo, Vlahovic e Weah. Una rosa che, dunque, secondo i principali siti di scommesse, da quelli più consolidati a quelli emergenti individuati in parte anche in questa pagina https://time2play.com/it/scommesse/nuovi/, consentirebbe alla Juventus di essere vista come una delle squadre candidate alla corsa per il titolo.

La vera novità si chiama Thiago Motta

Un investimento che spesso viene messo in secondo piano, però, è quello del neo tecnico bianconero, ossia Thiago Motta. Una scelta fatta dal club per tagliare i ponti con il recente passato, fatto di una Juventus non sempre brillante ma capace di vincere partite complicatissime con il minimo sforzo. 

La filosofia cortomuso di Allegri, quindi, dovrebbe essere spazzata via da quella basata sul dominio della partita e del bel gioco dell’ex allenatore del Bologna delle meraviglie, arrivato in Champions League dopo oltre 60 anni. Le differenze tra l’Italo-Brasilano e il livornese sono tante anche a livello di modulo.

Allegri era fautore della difesa a 3, applicata al suo ultraconservativo 3-5-2. Motta è più spregiudicato e punta molto sulla difesa a 4, usata nell’ambito del suo 4-1-4-1, spesso trasformato in corsa in un 4-2-3-1 o in un 4-3-3. In sintesi, per riprendere le parole di Arrigo Sacchi, la differenza principale tra i due è che l’ex tecnico era un tattico, mentre l’italo-brasiliano è uno stratega.

Juventus, chi sono le principali avversarie?

Ma non c’è solo la Juventus, ovviamente, a puntare allo Scudetto. I bianconeri sono inseriti da molti nel pacchetto di mischia formato anche dalla strafavorita Inter di Simone Inzaghi, dal Milan dell’incognita Paulo Fonseca e dal Napoli della certezza Antonio Conte. I nerazzurri meneghini proveranno a fare il bis dopo il dominio messo in campo dalla squadra nella scorsa stagione, puntando su una rosa ancor più puntellata in positivo e su una base che è la medesima della finale di Champions del 2023, ad eccezione di Lukaku, Onana e Brozovic, e dello scorso Scudetto. 

Attenzione poi alla sponda rossonera di Milano, l’anno scorso vice campione d’Italia. Non c’è più Pioli, ma la rosa è comunque di livello e dovrà essere gestita al meglio da un allenatore, Fonseca, che nel nostro Paese ha già avuto un’esperienza all’attivo, anche se non così positiva (alla Roma: per lui una semifinale di Europa League all’attivo). Infine, ci sono i campioni d’Italia 2022/2023 del Napoli, ancora feriti dopo la scorsa annata fatta di enormi difficoltà tra risultati non raggiunti, tre cambi in panchina e una difesa del tricolore a dir poco scadente. Quest’anno, però, i partenopei punteranno molto sull’esperienza e la mentalità vincente del tecnico salentino, pronto a lottare quantomeno per tornare nelle posizioni di vertice e, perché no, sognando il 4 Scudetto all’ombra del Vesuvio.