La squadra da completare e le nuove regole di Giuntoli. L'aria è cambiata per tutti, giocatori e società..
Il conto alla rovescia è iniziato. Meno di un mese all’inizio del campionato, qualche giorno alle prime amichevoli. La voglia è tanta, la curiosità ancor di più. Ci vorrà del tempo per vedere la nuova squadra rodata, ma capire come procedono i lavori della truppa, rimaneggiata, di Motta, è quasi una necessità. Perché dai pochi frame che ogni giorno vengono pubblicati non si può trarre alcunchè, se non le fantasiose narrazioni che all’arrivo di ogni nuovo allenatore vengono messe in piedi. Ci sarà poco materiale anche venerdi a Norimberga e sabato tre agosto a Pescara ma almeno si capirà un minimo del progetto che si sta creando.
Il tutto mentre il lavoro di Giuntoli e del suo staff entra nel vivo. Perché adesso diventa fondamentale vendere per poter immettere denaro fresco sul mercato. Alle condizioni che però detta la Juve. I tempi degli “ affari” con il Sassuolo soni finiti, per fortuna, non ci sono più i Carnevali a dettare le condizioni. Ovvio che a qualche compromesso si dovrà arrivare, penso alla vicenda Koopmainers, ma oggi esiste anche un piano alternativo per non farsi prendere per il collo da società che pensano di comandare il mercato. Attenzione, la ricca Atalanta fa benissimo a iper valutare i suoi giocatori, dal momento che, ci raccontano, le casse sono piene e non c’è alcun bisogno di vendere. Altrettanto farà la Juve e la vicenda Soulè ne è la chiara riprova, anche se a Roma fanno finta di non capire. O arrivano i 30 milioni, oppure l’argentino resta a Torino, evitando un sacrificio, che appare ancora molto probabile, necessario però per far cassa.
Ma Giuntoli si trova adesso a dover vendere quasi un’intera squadra, quella di coloro, mettiamola cosi per non usare termini poco carini, che non rientrano nei piani tecnici. E pensare che fra questi elementi ci sono giocatori che sino ad un anno fa erano titolari e che nella logica di qualcuno, dovevano pure far vincere lo scudetto. Un lavoro non semplice, perché se Hujisen ( evidentemente qui qualcosa non e’ piaciuto) e Soulè alla fine si vendono quasi da soli, per gli altri da De Sciglio a Artur, passando per Kostic McKennie Milik Rugani e Szczesny serve bravura e anche un pizzico di fortuna. Considerando che nei primissimi momenti del mercato Giuntoli ha piazzato altri esuberi come Barrenechea, kean e Iling.
Ci sarà tempo per completare le operazioni, ma sinceramente mi piace la Juve che non si adegua più. Vuoi il giocatore? Lo paghi quanto decide Giuntoli. Altrimenti non se ne fa più di nulla. Messaggio chiaro per la Roma e compagnia cantante. Ad oggi invece era la Juve a piegarsi, non solo con le società ma anche con alcuni giocatori. La beneficenza insomma è finita.
Campanello d’allarme anche per alcuni ancora in rosa, il mantra è semplice e lo ha dettato Motta nella bella conferenza stampa di presentazione: si resta alla Juve se si è felici, contenti, pronti al sacrificio e alla lotta per guadagnarsi il posto in squadra. Altrimenti le porte di uscita sono aperte. Per tutti. Meno di un mese all’inizio del campionato. E il desiderio di Juve aumenta ogni giorno di più.