Zazzaroni: 'Allegri ha capito di avere poco in comune con la nuova Juve'
Il giornalista sportivo Ivan Zazzaroni, in un articolo sul Corriere dello Sport, ha commentato l'esonero di Massimiliano Allegri, ufficializzato ieri dalla Juventus. Il giornalista ha evidenziato la complessità della decisione e le sue implicazioni, analizzando in particolare la parola chiave utilizzata dalla società nel comunicato: "incompatibilità".
L'incompatibilità fra Allegri e la Juventus
Secondo Zazzaroni, l'elemento principale del comunicato è la parola "incompatibilità". Fin dal suo ritorno nel 2021, Allegri ha percepito di avere poco in comune con la nuova Juventus, nonostante fosse tornato per passione e ambizione. "Il mondo gli era improvvisamente cambiato addosso, e in modo traumatico; ma lui, ostinato, pigro e ingenuo – sì, ingenuo – com’è, ha provato ad adattarsi a qualcosa e qualcuno che verosimilmente lo respingeva", ha scritto Zazzaroni.
I Cambiamenti nella Juventus
La Juventus di oggi è molto diversa da quella che Allegri aveva lasciato. Con nuove priorità come la sostenibilità economica e un nuovo approccio gestionale, le differenze tra l'allenatore e la dirigenza sono diventate sempre più evidenti. "Erano due entità incompatibili come il bullone e il cacciavite," ha osservato Zazzaroni, sottolineando come le differenze di metodo e obiettivi abbiano reso impossibile una collaborazione fruttuosa.
Lo sbaglio di Allegri
Zazzaroni ha anche evidenziato un grave errore commesso da Allegri: l'aggressione verbale nei confronti del direttore di Tuttosport. Questo episodio, che ha segnato un punto di rottura, è stato successivamente riconosciuto e rimpianto dallo stesso Allegri, culminando in un abbraccio e un "perdono" finale. "Sospendendo Allegri, la società ha voluto tutelare la propria immagine e i propri interessi," ha spiegato Zazzaroni.
Una Nuova Juventus
Nonostante il successo di Allegri, che in otto anni ha portato alla Juventus cinque scudetti, altrettante Coppe Italia, due finali di Champions League e due Supercoppe Italiane, Zazzaroni sottolinea che la Juventus di oggi è diversa. "La non compatibilità con i valori della Juve e i comportamenti di chi la rappresenta risulta paradossale... Ma questa è un’altra Juve e va considerata e rispettata la linea del taglio col passato," ha concluso Zazzaroni.