Sulla "carta Ronaldo", ad oggi, non ne avete azzeccata una

Il 30 ottobre scorso si è giocata l’ennesima partita di una vicenda che ormai interessa più ad una fetta della stampa per poter dire “visto, che non ci sbagliavamo?”. Stiamo parlando della cosiddetta “carta Ronaldo”, sulla quale ad oggi testate giornalistiche, TV ed opinionisti vari non ne hanno azzeccata una.

Partiamo dall’inizio: in un primo momento si è parlato di una carta ufficiale compromettente che era stata individuata dagli inquirenti di Torino. Poi, invece, ci hanno raccontato che questo documento era stato in realtà “ricostruito” sulla base di vari indizi, visto che risultava introvabile. Anzi, no, questa carta l’han solo Cristiano Ronaldo e suoi legali e la useranno per mettere nei guai la Juventus.

CR7 avanza circa 20 milioni dai bianconeri, anzi 40, anzi no, sono addirittura 50. “Vedrete quando a marzo i legali di Ronaldo si presenteranno con le valigette di documenti compromettenti”… No, non è successo nemmeno questo, perché il portoghese non si è iscritto nemmeno tra le parti lese. E di conseguenza, chi nei pesi successivi ha parlato di una “causa”, evidentemente non ha grande contezza della situazione (o semplicemente si fida solo di una parte, quella che passa le carte della Procura), visto che proprio perché non iscritto tra le parti civili, Cristiano non può intentare cause nei confronti della Juve.

L’unica cosa che il lusitano poteva fare era chiedere un parere alla giustizia sportiva rivolgendosi al collegio arbitrale, l’organo che si occupa di redimere le controversie sportive. Non è, dunque, una causa civile, e si basa esclusivamente su documenti ufficiali "sportivi". E quali documenti ufficiali ha oggi Ronaldo per reclamare soldi dalla Juventus? Nessuno, come ribadisce più volte il club torinese. La cosiddetta carta Ronaldo non è altro che un documento privato, che il portoghese non ha mai firmato e i cui accordi non sono mai stati trascritti sui moduli ufficiali federali e di conseguenza non depositati.

Non è un caso che nelle intercettazioni passate da qualcuno della Procura a diversi giornalisti nostrani che le hanno subito date in pasto al sentimento popolare, si sentisse Agnelli che invitava i suoi dirigenti ad attendere che CR7 si facesse vivo. Pare che il campione che oggi gioca in Arabia Saudita sia stato consigliato di non firmare nulla e di conseguenza, sottolinea la Vecchia Signora nei suoi documenti ufficiali, la questione Ronaldo si è estinta con il trasferimento al Manchester United e l’incentivo all’esodo. Per farla breve, Cristiano ha firmato la rinuncia a quattro mensilità della stagione 2020-2021, ma non ha poi sottoscritto l’accordo per riottenere la cifra l’anno successivo sotto forma di bonus, come accaduto per tutti gli altri suoi compagni, che sono stati saldati entro lo scorso 30 aprile.

La parola fine la conosceremo ad aprile 2024, intanto il collegio arbitrale si è già espresso respingendo di fatto la prima domanda di Ronaldo, dichiarando la propria incompetenza. E non poteva essere altrimenti. “Sì, ma si sono dichiarati incompetenti, non vi hanno dato ragione”, evidenzia qualche buontempone. Beh, potremmo dire la stessa cosa di tutti i ricorsi su Calciopoli: si sono dichiarati tutti incompetenti, nessuno ha detto che è stato corretto assegnare lo scudetto di  cartone all’Inter. La verità è che ad oggi non c’è una sentenza o un qualunque pezzo di carta che dica che Ronaldo avanzi soldi dalla Juventus, eppure da oltre un anno si continua a parlare di questa “carta”. Cui prodest?