Kolo Muani può essere il colpo Champions. Perché è l'unico che sposterà l'assetto
L'arrivo di Kolo Muani è una buona notizia. Buonissima. Principalmente per due motivi. Il primo è che finalmente dà un'alternativa a Thiago Motta in attacco, potendo variare il modulo di gioco ed è una vera novità, non sostanzialmente un aggiungere profili a un reparto che già funzionerebbe, come la difesa. Perché anche ieri sera Kalulu e Gatti hanno dimostrato una discreta affidabilità, al netto del gol preso a dieci minuti dalla fine, avendo pur sempre di fronte un'Atalanta che aveva inserito praticamente tutti i giocatori offensivi a sua disposizione e tenuta a bada finché Samardzic non ha alzato i ritmi. Pacifico che un'aggiunta in difesa serva, dall'altro lato i vari Tomori, Disasi e compagnia non farebbero fare necessariamente il salto di qualità.
Invece Kolo Muani può dare varietà. Anche di soluzioni, potendo giocare con Vlahovic perché più mobile del serbo, nella riedizione del doppio centravanti ieri sera. Anche se con l'Atalanta è stato ombra per un tempo, con McKennie e Koopmeiners, salvo poi mettere Yildiz più centrale e migliorando decisamente le prestazioni.
Il secondo motivo è più sentimentale che funzionale. Perché dà la possibilità di non avere tutte le pressioni (sempre) su Vlahovic. Essere l'unico attccante di una candidata al titolo porta oneri e onori, soprattutto se vieni pagato tantissimo. Invece così le responsabilità si divideranno, magari non equamente, però Kolo Muani è stato pagato quasi 100 milioni non più tardi di un anno e mezzo fa. Non è pensabile che non dia almeno un minimo di contributo in più.