
Barcellona, Flick: "Inzaghi grande allenatore, Inter con qualità. Pavard? Lo conosco bene"
Alla vigilia dell'impegno di Liga contro il Celta Vigo, l'allenatore del Barcellona Hansi Flick ha commentato il grado di fatica che la sua squadra sta accusando tra tutti gli impegni della stagione, comprensiva di Champions League: "Abbiamo affrontato tante partite nelle ultime due settimane, avremo la stessa situazione contro l’Inter. Torniamo a casa tardi, alle tre, e andiamo a dormire alle cinque. È una situazione che si ripete ovunque, anche qui. In tutti i campionati, le squadre che giocano la Champions vengono tutelate, ma da noi non succede. Non abbiamo tempo per recuperare, e chi prende certe decisioni evidentemente non se ne rende conto".
Quanto al cammino che ha portato i blaugrana fino alla semifinale: “Nonostante tutto, siamo in semifinale, mentre l’altra squadra è stata eliminata. Forse non siamo al massimo della condizione, ma sono fiero del mio gruppo. A Dortmund non abbiamo fatto la nostra miglior prestazione, è vero. Ma se a inizio stagione qualcuno ci avesse detto che il 18 aprile saremmo stati in finale di Coppa, tra le prime quattro d’Europa e in testa al campionato, nessuno ci avrebbe creduto. Abbiamo perso solo una partita".
Un giudizio invece sulla prossima sfidante in Europa, ossia l'Inter: “Apprezzo il modo in cui giocano. Sono una squadra esperta, organizzata sia in fase offensiva che difensiva. Hanno qualità in tutti i reparti: ottimi attaccanti, difensori solidi… Pavard era un mio giocatore, lo conosco bene. E poi hanno un grande allenatore, che sta facendo un lavoro eccellente. Sarà una sfida molto complicata”.
Una chiosa sul calendario fitto di partite ravvicinate: “Non voglio lamentarmi né cercare scuse, sto solo facendo un’osservazione. Non giochiamo contro il Valladolid domenica alle 14:00, ma sabato alle 21:00. Ma perché non alle 18:00? Mi chiedo chi prenda queste decisioni. È quasi uno scherzo. Se vincessimo, sarebbe positivo anche per la Liga: ci sarebbe un’altra squadra spagnola in semifinale di Champions. E invece resto senza parole. La situazione è surreale. In ogni altra federazione si tutela chi rappresenta il paese in Europa, ma qui no. Qui si dice che rientreranno alle sei del mattino, ma non ci si rende conto di cosa significhi davvero per i giocatori. È assurdo”.
Quanto al cammino che ha portato i blaugrana fino alla semifinale: “Nonostante tutto, siamo in semifinale, mentre l’altra squadra è stata eliminata. Forse non siamo al massimo della condizione, ma sono fiero del mio gruppo. A Dortmund non abbiamo fatto la nostra miglior prestazione, è vero. Ma se a inizio stagione qualcuno ci avesse detto che il 18 aprile saremmo stati in finale di Coppa, tra le prime quattro d’Europa e in testa al campionato, nessuno ci avrebbe creduto. Abbiamo perso solo una partita".
Un giudizio invece sulla prossima sfidante in Europa, ossia l'Inter: “Apprezzo il modo in cui giocano. Sono una squadra esperta, organizzata sia in fase offensiva che difensiva. Hanno qualità in tutti i reparti: ottimi attaccanti, difensori solidi… Pavard era un mio giocatore, lo conosco bene. E poi hanno un grande allenatore, che sta facendo un lavoro eccellente. Sarà una sfida molto complicata”.
Una chiosa sul calendario fitto di partite ravvicinate: “Non voglio lamentarmi né cercare scuse, sto solo facendo un’osservazione. Non giochiamo contro il Valladolid domenica alle 14:00, ma sabato alle 21:00. Ma perché non alle 18:00? Mi chiedo chi prenda queste decisioni. È quasi uno scherzo. Se vincessimo, sarebbe positivo anche per la Liga: ci sarebbe un’altra squadra spagnola in semifinale di Champions. E invece resto senza parole. La situazione è surreale. In ogni altra federazione si tutela chi rappresenta il paese in Europa, ma qui no. Qui si dice che rientreranno alle sei del mattino, ma non ci si rende conto di cosa significhi davvero per i giocatori. È assurdo”.
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