Jovic l'ha rifatto un anno dopo. Solo in Coppa Italia, meritandosi un vero autore

Come l'anno scorso e come l'anno prima. Luka Jovic è riuscito a essere determinante con Sergio Conceicao, come lo ha fatto con Stefano Pioli, seppur in momenti e in contesti diversi. Nel 2024 aveva centrato una striscia a inizio anno, andando a segnare 3-4 gol fondamentali per arrivare in zona Champions League. Quest'anno non ci è riuscito in campionato, bensì in Coppa Italia. Vero, la rete alla Fiorentina è stata il primo squillo per meritarsi di giocare la semifinale di ritorno di Coppa Italia.

Poi, appunto, sono arrivati i due gol. Come fosse un grande centravanti, come se fosse stato pagato 60 milioni dal Real Madrid. È un qualcosa di realmente successo, forse in una vita differente. A questo punto il rinnovo potrebbe anche essere un atto dovuto, ma la sensazione è che Jovic debba essere - finalmente - considerato per quel che è. Un giocatore che forse non ha trovato un autore negli ultimi anni, ma che può averlo a brevissimo giro di posta.

Così ha parlato Sergio Conceicao, allenatore del Milan, dopo la vittoria per tre a zero contro l'Inter, possibile spartiacque della stagione. "Sta lavorando benissimo nelle ultime 3/4 settimane, ha perso anche un po' di chili. Ci dà qualcosina che volevamo per la partita. Non dà riferimenti ai difensori centrali, volevamo avere questo supporto. Il primo gol è nato proprio da una sua sponda. Abbiamo fiducia anche negli altri, magari in un'altra partita giocherà Abraham. Sta a me scegliere le caratteristiche che ognuno ha. A Udine Tammy è entrato e ha dato una risposta fantastica. Lavorano tutti al massimo, mi dispiace che delle volte in campionato quello che prepariamo non si vede in partita".