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Inzaghi scuote l’orgoglio dell'Inter. Con la Roma iniziò l'exploit comunicativoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 07:00Serie A
di Ivan Cardia

Inzaghi scuote l’orgoglio dell'Inter. Con la Roma iniziò l'exploit comunicativo

Simone Inzaghi ha scelto di puntare sull’orgoglio per scuotere un’Inter chiamata a rialzarsi nel momento più delicato della stagione. Ieri, alla ripresa degli allenamenti dopo il ko nel derby, il tecnico ha parlato alla squadra per una decina di minuti: discorso intenso, con toni netti ma non molto lontani da quelli abituali privi di accuse.

Perché, nonostante le due sconfitte consecutive – evento che non si verificava da oltre due anni – e il triplete sfumato per l’addio alla sua parte meno nobile, l’Inter è ancora in piena corsa per scudetto e Champions. Nessun alibi, nemmeno quello della fatica accumulata: l’allenatore pretende forza mentale e spirito da grande squadra, per chiudere una stagione che può ancora diventare memorabile. Alla Pinetina era presente anche la dirigenza: come da prassi, non una novità legata al momento.

Inzaghi ha cambiato registro anche fuori dal campo. Se nei primi mesi da interista la sua comunicazione era stata estremamente istituzionale, quasi incolore, oggi il tecnico si è trasformato anche a livello comunicativo in un protagonista visibile, spesso discusso. Il primo segnale arrivò proprio in occasione di un Inter-Roma: era il 30 settembre 2022, e alla vigilia l’allenatore si lasciò andare a una delle sue prime vere uscite pubbliche forti, rivendicando risultati e gestione economica ("Dove alleno io aumentano i ricavi e si vincono trofei"). La partita andò male – vittoria giallorossa a San Siro – ma il tempo gli ha dato ragione.


In questa stagione, tra proteste plateali, scontri verbali con il quarto uomo e gesti nervosi in panchina - spesso rimproverati solo a lui, basti pensare all’area tecnica che nessun allenatore di Serie A rispetta con ossequio -, è emersa un’immagine diversa: più esposta, meno diplomatica, ma anche più autentica. L’Inzaghi furioso è diventato una costante, forse il riflesso di un allenatore che sente di potersi giocare tutto.

Contro avrà Claudio Ranieri, alla possibile ultima in carriera alla Scala del calcio. Una Roma in lotta per la Champions, un tecnico che contro l’Inter ha un conto aperto dai tempi dello scudetto sfumato nel 2010, e magari avrà voglia di uno sgambetto. Nessun rancore, certo, ma qualche motivazione in più non guasta.