
I vertici arbitrali contestano il mancato recupero in Inter-Milan: "Inzaghi andava espulso"
Sta facendo molto discutere la scelta di Daniele Doveri, arbitro della semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Inter e Milan, di non concedere recupero dopo il 90’. Una decisione che ha scatenato polemiche, anche per il comportamento di Simone Inzaghi, che si è scagliato verbalmente contro il quarto uomo, chiedendo esplicitamente: “Non voglio il recupero! Non mi prendete per il c...!”
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i vertici arbitrali non hanno dubbi: il recupero andava assegnato, indipendentemente dal risultato già compromesso (Milan in vantaggio 3-0). Dieci sostituzioni totali e dinamiche di gioco giustificavano un extra time, che non è facoltativo, ma da regolamento obbligatorio.
A essere messi sotto accusa non è solo Doveri, la cui direzione è stata definita “magistrale” al netto di questo errore, ma anche il quarto uomo Aureliano, che non ha fermato né sanzionato il comportamento di Inzaghi, giudicato oltre i limiti. Secondo fonti federali, l’allenatore dell’Inter avrebbe dovuto essere espulso per la sua protesta plateale, in linea con il nuovo corso imposto dalla CAN: “tolleranza zero” verso le proteste.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i vertici arbitrali non hanno dubbi: il recupero andava assegnato, indipendentemente dal risultato già compromesso (Milan in vantaggio 3-0). Dieci sostituzioni totali e dinamiche di gioco giustificavano un extra time, che non è facoltativo, ma da regolamento obbligatorio.
A essere messi sotto accusa non è solo Doveri, la cui direzione è stata definita “magistrale” al netto di questo errore, ma anche il quarto uomo Aureliano, che non ha fermato né sanzionato il comportamento di Inzaghi, giudicato oltre i limiti. Secondo fonti federali, l’allenatore dell’Inter avrebbe dovuto essere espulso per la sua protesta plateale, in linea con il nuovo corso imposto dalla CAN: “tolleranza zero” verso le proteste.
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