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Da Koulibaly a Boniface e CDK. Mentalità belga: il Club Brugge ha vinto con sette Under 25TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 19 febbraio 2025, 10:57Serie A
di Raimondo De Magistris

Da Koulibaly a Boniface e CDK. Mentalità belga: il Club Brugge ha vinto con sette Under 25

Il Club Brugge ieri sceso in campo a Bergamo per una delle gare più importanti della sua storia recente aveva un'età media di 25 anni, più di quattro in meno rispetto all'Atalanta. Nell'undici schierato da Nicky Hayen, manager di 44 anni, ben otto giocatori erano nati dopo il 1° gennaio 2000. La partita al Gewiss Stadium è stata decisa da una doppietta di Chemsdine Talbi, 19 anni. Un esterno d'attacco classe 2005 che è entrato nel settore giovanile del club belga a 10 anni e a 17 aveva già fatto il suo debutto in prima squadra. A sette Under 25, il Club Brugge ha poi aggiunto tre elementi di assoluta esperienza oltre al 26enne Jutglà: tra i pali c'era Mignolet, 36 anni, per anni numero uno del Liverpool tornato in Belgio a 31 anni per chiudere la sua carriera a due passi da casa. E poi in mezzo al campo due bandiere come Brandon Mechele e il capitano Hans Vanaken.
Tre veterani e un gruppo di giovani terribili hanno ieri battuto ed eliminato una delle variabili impazzite di questa Champions League. C'è stato certo più di un pizzico di fortuna, tutto nel secondo tempo è girato per il verso giusto, ma nella vittoria del Club Brugge c'è tanto della mentalità del calcio belga. Trampolino di lancio perfetto per i giovani talentuosi da cui, del resto, arriva anche il giocatore dell'Atalanta più giovane schierato ieri da Gasperini nell'undici titolare: Charles De Ketelaere.

Prezzi accessibili, ampia facoltà di sperimentare grazie a un campionato senza grosse pressioni ed eccellente capacità di lavorare coi giovani sono solo alcune delle qualità che rendono il campionato belga uno dei posti migliori dove pescare giovani talenti. E non a caso proprio dalla Jupiler League sono arrivati negli ultimi anni, oltre a CDK, giocatori come Jhon Lucumí, Kristian Thorstvedt, Mandela Keita e - tornando un po' più indietro - Sergej Milinkovic-Savic e Kalidou Koulibaly.


Non sono nemmeno i migliori visto che non tutti sono ormai alla nostra portata: la scorsa estate il Club Brugge ha venduto al Brentford Igor Thiago per 33 milioni di euro. Oltre 20 i milioni di euro che sono serviti al Leicester per strappare al Genk il 2004 Bilal El Khannouss. E poi ancora: Antonio Nusa al Lipsia per 21 milioni di euro, un anno prima Arthur Vermeeren all'Atletico Madrid per 30 milioni e Victor Boniface al Bayer Leverkusen per più di 20. L'elenco sarebbe lunghissimo, è figlio della mentalità belga: squadre piene zeppe di giovani talentuosissimi pronti al grande salto ma che a volte riescono nella grande impresa anche senza espatriare.