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Bruno Conti, 70 anni di dribbling e di Roma. Scopritore di tantissimi talentiTUTTO mercato WEB
Oggi alle 05:00Nato Oggi...
di Andrea Losapio

Bruno Conti, 70 anni di dribbling e di Roma. Scopritore di tantissimi talenti

"Il primo anno presi Pepe, Bovo, Aquilani e il mio fiore all’occhiello di sempre, Daniele De Rossi. La lista negli anni è lunghissima. E quante plusvalenze... Romagnoli, Bertolacci, Caprari, Politano, Frattesi, Scamacca, Calafiori, Pellegrini, Zalewski, Bove, Pisilli". La storia di Bruno Conti da Nettuno, con la Roma, inizia nel 1973 e non è ancora finita. Cinque decenni che lo hanno visto vincere lo Scudetto e alzare la Coppa del Mondo da totale protagonista. Dieci partite da allenatore nel 2005, in un momento davvero difficile, a rischio retrocessione ma con una finale di Coppa Italia persa contro l'Inter che ha significato comunque qualificazione in Coppa UEFA.

E poi il ruolo da coordinatore del settore giovanile. Dove ha scoperto tantissimi giovani. Ha avuto anche il ruolo di direttore tecnico, grazie a Rosella Sensi. "Non finirò mai di ringraziarla: le dissi subito sì, era un momento delicato per la squadra. Da dt con il ds Pradè scegliemmo Spalletti e dopo di lui Ranieri. Ritrovarlo oggi è stata una gioia. Avere nella Roma chi la ama è importantissimo", ha detto nei giorni scorsi sull'attuale tecnico romanista che, probabilmente, entrerà in dirigenza a fine anno.


Nell'intervista sulla Gazzetta di oggi, ha detto. "Cosa è la Roma? Tutta la mia vita. Ancora oggi quando sento gli inni di Venditti, Fiorini e Conidi mi emoziono, mi viene la pelle d'oca. Ho passato due anni al Genoa per farmi le ossa in prestito, avendo come maestro Simoni, ma non ho mai pensato di lasciare la Roma, neanche quando Maradona ogni volta che ci incontravamo mi diceva "vieni a Napoli". Mio padre, romanista fino al midollo, non me l'avrebbe mai perdonato". Oggi Bruno Conti compie 70 anni.